21 agosto – E’ stata la spinta all’imprenditorialità degli stranieri residenti in Italia a tenere in territorio positivo il saldo delle imprese italiane. A mostrarlo sono le elaborazioni di Unioncamere-InfoCamere sulla base dei dati degli ultimi tre anni del Registro delle imprese. Sono 86mila in più, infatti, le imprese create dagli immigrati tra il 30 giugno 2012 e il 30 giugno 2015. Complessivamente, sono oggi poco meno di 540mila, pari all’8,9% del tessuto produttivo nazionale, con una presenza cospicua soprattutto nelle costruzioni, nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese e nei servizi di alloggio e ristorazione. “La via dell'impresa si conferma una delle modalità attraverso lequali, gli stranieri giunti in Italia, possono integrarsi nel nostro sistema economico e sociale" - commenta il Presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. “Oggi ci confrontiamo con imponenti flussi migratori, e vale allora la pena di ricordare che oltre alle politiche di accoglienza, vanno messi in campo strumenti e politiche di integrazione a basso costo per il nostro paese. Tra queste, quelle di supporto all'avvio dell'attività imprenditoriale, dove le Camere di Commercio giocano un ruolo importante per chi vuole aprire una nuova impresa”.
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