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direttore Paolo Pagliaro

A Milano omaggio a Jannis Kounellis

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

A Milano omaggio a Jannis Kounellis

MILANO: OMAGGIO A KOUNELLIS
La galleria Christian Stein presenta, fino al 25 settembre, l’opera di Jannis Kounellis nella galleria di Milano e nei nuovi ampi spazi di Pero. Il 79enne Kounellis, pittore e scultore greco ma ormai italiano di adozione, esponente di primo piano dell’arte povera, si è imposto sin dagli anni Sessanta con una lingua più densa e più ricca, fatta di presenze e assenze, di peso e leggerezza. Con lo sguardo spesso rivolto all’indietro, vagando tra le ombre della pittura rinascimentale e seicentesca di Masaccio, Piero della Francesca e Caravaggio, dei quali ammira la forza ideologica che diventa pittura, Kounellis ha elaborato il senso moderno del suo viaggio nell’arte. Da questo approdo in Italia nasce l’idea completamente nuova e insieme antichissima del quadro come struttura di pensiero che polarizza le tensioni culturali del proprio tempo. Kounellis è tra gli artisti italiani quello che ha esposto più frequentemente nei musei più importanti del mondo. Ha partecipato per sette edizioni alla Biennale di Venezia a partire dal 1972 (una sua opera sarà presentata al Padiglione Italiano nell’edizione di quest’anno) e a Documenta a Kassel nel 1972 e nel 1982. (red)

GENOVA: PRIMA ANTOLOGICA SU GIPI
Una grande mostra dedicata a uno dei più significativi artisti contemporanei italiani: Gianni Pacinotti, in arte Gipi. Fino al 27 settembre, al Museo Emanuele Luzzati di Genova, esposte oltre 150 opere originali per quella che si propone come la prima grande mostra antologica sul 52enne autore pisano, con una visione a 360 gradi del suo lavoro, dalle tavole per le celebri graphic novel, alle illustrazioni per giornali quali la Repubblica, Internazionale, süddeutsche Zeitung, alle copertine di libri. Una sezione è dedicata al paesaggio, soggetto molto amato da Gipi, in cui verranno presentati diversi lavori inediti. Gipi è disegnatore, fumettista, illustratore, regista: un artista in campi diversi, maestro sia del racconto che dell’immagine. L’enciclopedia Treccani lo definisce “autore, con uno stile nervoso e graffiante, di racconti brevi e storie lunghe di cui sono protagonisti l’Italia di provincia, i diseredati e sofferti temi autobiografici”. Nella vasta selezione di opere esposte al Museo Luzzati si può seguire il percorso dell’artista nelle sue tappe e variazioni, decifrare nel segno originale i tormenti e le conquiste di un racconto individuale e collettivo che rispecchia i nostri tempi complicati e appassionanti. (red)

FIRENZE: DEBUTTO ITALIANO PER WANG LUYAN
La Galleria Alessandro Bagnai di Firenze presenta, fino al 26 settembre, la prima mostra personale in Italia di Wang Luyan. Uno dei principali significati all’interno dell’opera di Wang Luyan è il trattamento allegorico dell’autodistruzione e una protesta simbolica verso la tirannia del materialismo, forza dominante nelle società contemporanee. Nelle opere del 59enne artista di Pechino - che presenta una serie di dipinti che rimandano ai disegni tecnici della industria e una pistola in acciaio inox di grandi dimensioni che spara in entrambi i sensi, sia in avanti che indietro -, oggetti utilitaristici e comuni vengono trasformati in irrazionali e pericolosi funzionando al contrario rispetto alla loro normale funzione. (red)

FIRENZE: GLI UFFIZI CELEBRANO PIERO DI COSIMO
Pittore "fiorentino" eccentrico fra Rinascimento e Maniera, Piero di Cosimo (1462-1522) è una figura quasi sconosciuta, nonostante l’apprezzamento dei critici e i tanti dipinti di tema sacro e profano oggi in musei e collezioni di tutto il mondo. Fino al 27 settembre, gli Uffizi di Firenze presentano lla prima retrospettiva monografica dedicata a questo figlio di un fabbro che si affacciò nella scena artistica negli anni in cui Lorenzo il Magnifico era alla guida di Firenze e in città erano attivi pittori eccellenti, da Botticelli a Filippino Lippi, da Ghirlandaio a Leonardo da Vinci, mentre dalle Fiandre giungevano opere d’arte eseguite dai maestri fiamminghi altrettanto straordinarie. Da questo coacervo culturale Piero elaborò un linguaggio originalissimo, improntato ad una acuta osservazione del naturale, che rivela affinità con i pittori d’oltralpe e Leonardo da Vinci, attraverso il quale modelli compositivi e tipologici tradizionali assumono connotazioni insolite straordinarie. Dell’originalità della pittura di Piero, Giorgio Vasari sembra trovare un corrispettivo nella biografia del maestro che egli descrive come un uomo poco socievole, assorto nella contemplazione della natura nei suoi aspetti più selvaggi e inconsueti, dalla quale traeva l’ispirazione per invenzioni fantastiche tradotte in pittura o per la realizzazione di bizzarri carri allegorici per sfilate oggi perduti, ma decantati dai suoi contemporanei. In mostra a Firenze anche un gruppo scelto di opere di maestri coevi, come Filippino Lippi, Lorenzo di Credi, il Maestro di Serumido, Cosimo Rosselli e Fra’ Bartolomeo, per un totale di circa cento opere. (red)

ROMA, STEVE MCCURRY A CINECITTA'
Il primo incontro tra Steve McCurry e Cinecittà è avvenuto pochi anni fa ed è stato subito un colpo di fulmine. Tra i set e i magazzini della città del cinema il suo obiettivo ha colto nuove suggestioni arricchendo la sua ricerca di un sapore surreale. Un incontro documentato dalla mostra “Oltre lo sguardo” nella quale, fino al 20 settembre, nel Teatro1 (storico edificio inserito nel contesto della mostra permanente “Cinecittà si Mostra”), il maestro conosciuto in tutto il mondo per i suoi strepitosi ritratti e i reportage, presenta i suoi lavori più recenti e una serie di scatti che sono legati a questa sorprendente ricerca, che attraversa porte e finestre per raccontare lo spazio e la luce. Non mancano, in mostra, alcune delle sue immagini più conosciute, a partire dal ritratto di Sharbat Gula, pubblicato per la prima volta su National Geographic, la ragazza afgana che è diventata una delle icone assolute della fotografia mondiale. Presentate oltre 150 immagini di grande formato, una audioguida a disposizione di tutti i visitatori nella quale l’artista racconta in prima persona le sue foto e una serie di 6 video dedicati ai suoi viaggi e al suo modo di concepire la fotografia. (red)

(© 9Colonne - citare la fonte)