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EXPORT, ISTAT: IN II TRIMESTRE
IN CRESCITA CENTRO E SUD

(11 settembre 2015) Nel secondo trimestre del 2015, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri sono in forte aumento per le regioni centrali (+5,0%) e per quelle meridionali e insulari (+5,7%). Un incremento congiunturale si rileva anche per le regioni nord-occidentali (+2,1%) mentre per quelle nord-orientali (-1,5%) si registra invece una contenuta flessione. Lo rende noto l’Istat. Segnali positivi si rilevano anche dal confronto dei primi sei mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con l’Italia meridionale (+7,0%) che registra la crescita dell’export più ampia. Anche nella ripartizione nord-orientale (+6,0%) l’incremento è superiore alla media nazionale (+5,0%). Le ripartizioni nord-occidentale (+4,7%) e centrale (+4,3%) sono comunque in espansione, mentre per le regioni dell’Italia insulare si rileva una contrazione delle vendite all'estero (-2,9%). Tra le regioni che forniscono un contributo rilevante alla crescita tendenziale dell’export nazionale nel primo semestre del 2015 si segnalano: Piemonte (+9,6%), Veneto (+7,3%), Lombardia (+2,6%), Lazio (+14,4%) ed Emilia-Romagna (+4,4%). Per contro, le regioni che contribuiscono negativamente alla crescita dell’export nazionale nel primo semestre 2015 sono Sicilia (-8,2%), Marche (-2,8%) e Molise (-3,3%). L’aumento delle esportazioni di autoveicoli da Piemonte, Basilicata, Emilia-Romagna e Lombardia e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dal Lazio spiega per un terzo l’incremento dell’export nazionale nel primo semestre del 2015. Nello stesso periodo, la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia, di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, da Lombardia e Puglia e di macchinari e apparecchi n.c.a. dalla Toscana contribuisce a frenare l’export nazionale per quasi un punto percentuale. Nel primo semestre del 2015, le province che contribuiscono in misura più marcata a sostenere le vendite nazionali sui mercati esteri sono Torino, Potenza, Vicenza e Latina. Il calo delle vendite all’estero dalle province di Siracusa, Massa-Carrara, Pavia e Ascoli Piceno contribuisce a rallentare la crescita dell’export nazionale.

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