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Italiano nel mondo, da migrante "bisognoso" a "desiderante"

Italiano nel mondo, da migrante

Da migrante “bisognoso” a migrante “desiderante”: è la chiave di lettura proposta del fenomeno della migrazione italiana proposta dalla Fondazione Migrantes nel Rapporto Italiani nel Mondo 2015. “La sfida alla quale siamo chiamati è culturale – si legge nel rapporto -, quella cioè di un Paese da troppo tempo fermo su se stesso, che non si evolve e non costruisce nuove teorie sociologiche di riferimento. Dalla cultura all’educazione il passo è breve. Se la ‘cultura alla differenza’ è inesistente o inadatta è chiaro che la conseguente ‘educazione alla differenza’ non segue i tempi che viviamo e si crea la forbice, più o meno larga a seconda dei diversi territori, di chi conosce ed è sensibile alla diversità e di chi invece non solo non sa, ma la sua non conoscenza alimenta paure e disagi. Questo è quanto stiamo vivendo in Italia, una nazione che ha scarsamente considerato la mobilità come qualcosa di positivo e produttivo ancorata tutt’oggi all’idea ancestrale dell’emigrazione dei più poveri, di chi aveva fame e usciva dalla guerra, dei volti emaciati con in tasca pane e cipolla e un fagotto o al più una valigia di cartone. L’emigrazione tutta, italiana in particolare, è oggi altro; essa si è evoluta portando alla cultura del diverso in quanto altro da noi e quindi potenziale arricchimento per la nostra identità e la nostra personalità”.

PEREGO (MIGRANTES) : +50% IN 10 ANNI, SOPRATTUTTO GIOVANILE

"In questi dieci anni l' emigrazione italiana è cresciuta del 50% passando da 3 a 4,6 milioni persone che varcano i confini nazionali. C'è un' emigrazione soprattutto giovanile che riguarda non solo le regioni del sud Italia ma anche quelle del nord". A dirlo è monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della fondazione Migrantes, a margine della presentazione del Rapporto Italiani nel mondo 2015, arrivato quest' anno alla decima edizione. "L' emigrazione è cresciuta anche rispetto all' anno scorso passando da 94mila a 101mila persone" ha continuato il direttore generale della Migrantes sottolineando che "stiamo vivendo una nuova importante stagione dell' emigrazione italiana". Perego ricorda che "a fronte di un immigrato che arriva da noi ci sono tre giovani italiani che emigrano" e che quindi "il problema dell' Italia non è l' immigrazione ma l' emigrazione, che si delinea un problema sul piano politico, sociale e culturale".

 (6 ott - Sip)

 

 

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