Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Da migranti
a cittadini

Da migranti <br> a cittadini

di Paolo Pagliaro

(30 marzo 2016) C’è anche il nome del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, nella lista dei 50 uomini più influenti del mondo proposta dalla rivista americana Fortune, che ha inteso così segnalare l’impegno del piccolo paese calabrese per l’integrazione dei migranti.

Quella di Lucano è la storia di un insegnante di idee progressiste che il primo luglio 1998, quando un barcone carico di 300 rifugiati curdi attracca nel porto di Riace, vede in quello sbarco non una minaccia ma un'opportunità storica per rivitalizzare un villaggio che pareva destinato a spopolarsi.

A Riace se n’erano andati quasi tutti: le attività commerciali morivano una dopo l’altra, la scuola stava chiudendo per mancanza di bambini, il bar aveva abbassato la saracinesca e per comprare il pane si doveva scendere fino a Riace Marina. Persino le famose statue dei Bronzi, dopo il ritrovamento, erano state portate altrove.

Curdi e iracheni vennero distribuiti dapprima nei locali della Casa del pellegrino che sorge accanto al santuario di San Cosimo e Damiano, poi negli edifici lasciati vuoti dai calabresi partiti per cercare fortuna al nord. I Pinnarò, una delle dinastie più antiche del paese, misero a disposizione i loro beni al prezzo simbolico di un euro al mese. In 18 anni Riace ha visto passare 6 mila richiedenti asilo provenienti da 20 diversi Paesi. Oltre 300 hanno scelto di rimanere diventando commercianti, piccoli artigiani e agricoltori. Sono etiopi, curdi, afgani, serbi, somali, palestinesi, eritrei. L’esperimento di Domenico Lucano non è passato inosservato. La n’drangheta ha mostrato di non gradire e sull'insegna di "Città Futura", l'associazione fondata dal sindaco, ci sono due fori di proiettile. Ma a Riace è arrivato anche Wim Wenders per girarci un film e sono arrivati studiosi e ricercatori da tutto il mondo per capire come sia possibile trasformare i migranti in cittadini.

(© 9Colonne - citare la fonte)