Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Lo scandalo
delle prescrizioni

Lo scandalo <br> delle prescrizioni

di Paolo Pagliaro

(11 aprile 2016) E’ azzardato parlare di giustizia in un paese in cui ogni anno da 160 ai 180 mila processi finiscono nel nulla per avvenuta prescrizione del reato. Negli ultimi dieci anni i procedimenti penali chiusi con prescrizione sono stati 1 milione e 552 mila. Un milione e mezzo di casi in cui né gli imputati né le vittime hanno avuto giustizia.

E’ uno scandalo tutto italiano, perché solo in Italia la prescrizione non si interrompe neppure con la condanna di primo grado. Questo significa, tra l’altro, che pubblici ministeri e giudici molto spesso lavorano su reati che sanno in partenza non potranno mai essere puniti. Anche se la morte del processo è annunciata già in partenza, insomma, la macchina giudiziaria continua a lavorare, con un immenso spreco di risorse.

La ratio della prescrizione risiede nel fatto che, a distanza di molto tempo, viene meno l’interesse dello Stato sia a punire un comportamento penalmente rilevante, sia a tentare il reinserimento sociale del reo.

Ma da istituto di garanzia la prescrizione è oramai diventata uno scudo a protezione dei colpevoli e una fonte di impunità.

Non c’è avvocato che non cerchi legittimamente di sfruttare ogni possibilità procedurale per giungere al proscioglimento per intervenuta prescrizione del reato. Nei processi l’obiettivo diventa quello di guadagnare tempo (o di perderlo, che è la stessa cosa), prassi legittima ma catastrofica, come ha fatto notare lo scorso settembre anche la Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Il 20 novembre 2014, dopo la sentenza Eternit che lasciava impuniti i responsabili di un gravissimo disastro ambientale, Renzi si impegnò a cambiare le regole della prescrizione. Ma i buoni propostiti sono fermi da molti mesi in commissione giustizia al Senato. Al nuovo centrodestra la riforma non piace, e il ministro Orlando ha spiegato che le riforme non si possono fare se non c’è una coalizione che le sostiene. E così lo scandalo delle prescrizioni continua.

(© 9Colonne - citare la fonte)