Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

INAUGURATO IL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE LUCANA

Potenza, 23 mag - Il Museo dell’emigrazione lucana ha aperto ufficialmente le porte al pubblico domenica 22 maggio. Ha fatto da cornice la celebrazione della “Giornata dei lucani nel mondo”, una manifestazione che si è svolta nello splendido palcoscenico del castello di Lagopesole (Potenza), dimora di Federico II di Svevia, luogo scelto per ospitare le sale dell'esposizione multimediale che la Regione Basilicata, attraverso il Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” ha voluto realizzare.Uno spazio espositivo sul tema dell’emigrazione italiana, soprattutto lucana, con particolare riguardo al tema del viaggio a partire dal periodo dell’Unità d’Italia sino alla metà del ventesimo secolo. Il visitatore è guidato nel percorso attraverso un allestimento che consente, tramite fedeli riproduzioni di ambienti e luoghi, di rivivere il viaggio e l’emozione dello stesso con l’ausilio di strumenti multimediali, installazioni interattive ed arti visive. Quattro le sale allestite. Nella prima, “La Regione Basilicata”, l’ospite è accolto da un ‘carretto’, oggetto che porta con sé la memoria del 1902, anno del viaggio del primo ministro Zanardelli in Basilicata. Qui è stato pensato un excursus storico sulla situazione della regione all’epoca delle grandi migrazioni. Nella seconda sala, “Il mondo nuovo”, protagonisti sono pannelli espositivi con raffigurazioni dal mondo intero: Londra, Parigi, New York e Pechino, mescolate a manifesti d’epoca. Presente anche il Globo terrestre che riporta quelle traiettorie migratorie che dalla Basilicata si dipanano a raggiera verso nuovi stati e continenti e la ‘macchina del Mondo nuovo’, vecchio strumento ottico, ricostruito, che permetteva la visione di realtà planetarie all’epoca ritenute fantastiche. Nella stessa sala la ricostruzione di un vagone d’epoca. Il treno era il mezzo con il quale molti emigranti, dal Sud, riuscirono a raggiungere l’Europa o i grandi porti italiani per poi imbarcarsi verso le Americhe. Sul fondo del treno sono proiettati filmati di approfondimento in loop, che descrivono la partenza degli emigranti. Nella terza sala intitolata “La bussola del viaggio” lo spettatore attraverso proiezioni a parete si immerge nelle atmosfere del viaggio in nave: l’arrivo al porto di New York, scene di naufragio e la cabina/dormitorio. L’ultima sala è la “Ellis Island”. Dopo il viaggio il visitatore ripercorre un passaggio obbligato, dove i tubolari che simulano i divisori del centro di Ellis Island lo indirizzano lungo la parete d’esposizione sul tema dell’arrivo. Al termine del passaggio sono posizionati tre schermi touch screen in cui delle applicazioni riproducono quei test che gli americani facevano agli emigrati per consentire l’accesso al paese. Passata la ‘frontiera’ una catasta di valigie diviene installazione per raccontare alcune storie particolari di figure emblematiche quali: Felicia Muscio, Charles Paterno, Antonio (Anthony) Cilibrizzi, Rosita Melo, Leonard Coviello, Joseph Stella, Nicola Santo, Beniamino Benvenuto, Francesco Miglionico, Garibaldi Lapolla, Pietro Cristiano, Francesco Farenga, Filomena Iacovino, Rocco Anthony Petrone, Jhonny Rocco Barbalinardo Lombardi. “Persone che hanno lasciato la nostra regione con un bagaglio di poche cose diventate reliquie da custodire gelosamente e di cui ora – ha detto Luigi Scaglione, coordinatore tecnico - scientifico del Centro ‘Nino Calice’ - è venuto il tempo di raccoglierne le testimonianze e di lasciarle come monito a futura memoria”. (red - 23 mag)

 

FEDERAZIONE LUCANI IN SVIZZERA: RICORDARE CHI HA LASCIATO REGIONE

Potenza, 23 mag - “In occasione della Giornata dei Lucani nel Mondo è bene ricordare tutti quei Lucani che hanno lavorato con impegno e passione per contribuire a migliorare i nostri paesi e la nostra regione. Insieme a loro un pensiero va anche a tutti quelli che non ce l'hanno fatta a ritornare per rivivere  i sapori e i saperi della nostra martoriata regione”. Così Giuseppe Ticchio, componente della Federazione dei Lucani in Svizzera che ringrazia “il Comitato tecnico scientifico del Centro ‘Nino Calice’ e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell'evento del 22 maggio presso il Castello Federiciano di Lagopesole con l’apertura al pubblico del Museo dell’emigrazione. “Le storie di quei Lucani che hanno speso energie per una giusta causa – conclude Ticchio - non potevano trovare allocazione migliore per continuare a vivere nel tempo”.

PORTE APERTE AL MUSEO NELLA “GIORNATA DEI LUCANI NEL MONDO”

 “Quale migliore data se non quella del 22 maggio, giorno in cui si celebra la ‘Giornata dei Lucani nel mondo’, per aprire ufficialmente al pubblico il Museo dell'Emigrazione Lucana che la Regione Basilicata, per il tramite del Centro Lucani nel Mondo ‘Nino Calice’, ha voluto realizzare al fine di rendere omaggio a tutti quei nostri corregionali che hanno lasciato la propria terra, i propri affetti, in cerca di una migliore condizione di vita. Non solo un luogo dove custodire testimonianze culturali ma una forza dinamica, generatrice di un nuovo e forte rapporto con il territorio e, quindi, con la collettività. Un museo da percepire come spazio di dialogo e confronto che metta al centro il pubblico, protagonista privilegiato dell’azione museale”. E’ quanto ha affermato il coordinatore del Centro Lucani nel Mondo, Luigi Scaglione, nell’aprire i lavori presso il Castello di Lagopesole (Avigliano, Potenza). “L’auspicio – ha affermato – è che queste stanze diventino spazi vitali capaci di dare un valido input alla valorizzazione del territorio circostante e dove interpretare storie, quelle di tanti lucani partiti alla volta di un orizzonte più favorevole, e da lì trarne il giusto insegnamento. Senza nostalgie - ha proseguito - e con il sorriso più che con le lacrime”.  “Il museo dell’emigrazione – ha detto il sindaco di Avigliano Vito Summa, che ha portato il saluto della comunità locale e dell’Anci – completa il percorso di valorizzazione del castello di Lagopesole avviato con ‘Il mondo di Federico’, e rafforza l’operazione di recupero della memoria storica e dell’identità culturale che appartiene alle nostre comunità e rimane ancora forte in coloro che vivono in altri territori. Auspichiamo – ha aggiunto – che accanto al museo si preveda la realizzazione di un centro di documentazione sull’emigrazione che possa avere sede nel castello di Lagopesole”. “L’apertura del Museo dedicato alla storia dell’emigrazione lucana va sottratta ad ogni aspetto commemorativo per farla diventare l’occasione per rilanciare tutte le opportunità, in gran parte ancora inespresse, rappresentate dalla rete di associazioni, federazioni, circoli di lucani all’estero”, gli ha fatto eco il presidente della Commissione regionale dei lucani nel mondo, Nicola Benedetto. Nel ricordare le iniziative su cui la Crlm intende puntare, trasformando le sedi delle federazioni e delle associazioni dei lucani nel mondo in ‘ambasciate del made in Lucania’ e quindi in strutture permanenti per promuovere l’export dei nostri prodotti e attività imprenditoriali, puntando sul turismo culturale contando sull’apporto dei connazionali, incentivando le associazioni dei giovani, ‘sfruttando la loro freschezza di idee’, la realizzazione di azioni di marketing territoriale e di promozione culturale, economica e turistica del territorio regionale e dei prodotti eno-gastronomici anche attraverso il progetto ‘Basilicata da amare’, Benedetto ha concluso con l’auspicio che “il museo, all’interno del castello federiciano, diventi da luogo di memoria a strumento di attrazione turistica, anche per quel turismo di ritorno, che l’Expo di Milano ha inaugurato”.

PITTELLA (BASILICATA) : RENDERE OMAGGIO AI LUCANI NEL MONDO

 

Potenza, 23 mag - Il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, in riferimento alla “Giornata dei Lucani nel Mondo”, e all’inaugurazione del Museo dell’Immigrazione Lucana, nel Castello di Lagopesole (Potenza) che si è tenuta ieri, ha sostenuto che, con queste due circostanze “si corona un sogno inseguito da tempo”. “C’è un’altra, più grande Basilicata che vive al di fuori dai confini regionali. Sono soddisfatto- ha sottolineato il presidente- che attraverso il Museo dell’Emigrazione sarà possibile rendere omaggio ai tanti lucani che vivono per il mondo. E le cui storie di successo, frutto di sacrifici e di duro lavoro, come quella di Rosita Melo, compositrice e cantante originaria di Rionero in Vulture, rappresentano un momento di festa e di gioia collettiva”.

MUSEO DELL’EMIGRAZIONE LUCANA CELEBRA VALORI, EMOZIONI, TRADIZIONI

Potenza, 23 mag -  E’ stato ufficialmente aperto al pubblico domenica 22 maggio il Museo dell’Immigrazione Lucana, nel Castello di Lagopesole (Potenza). “Questo museo – ha detto il vice presidente della Giunta Regionale della Basilicata, Flavia Franconi – è il frutto di un lavoro che ha visto la collaborazione di Giunta, Consiglio, Commissione e Federazione. Tutti insieme hanno contribuito a rendere questa giornata gioiosa. La Basilicata si conferma regione inclusiva e accogliente rispettando le sue origini storiche; basti pensare agli insediamenti delle popolazioni, risalenti ai tempi della Magna Grecia. Un territorio, quello lucano, che è da sempre orientato alla valorizzazione della diversità, delle differenze e dell’accoglienza. Il mio augurio – ha concluso – è che si possa continuare a lavorare insieme per creare le condizioni affinchè, chi decide di andare via per realizzare ciò che desidera, sia messo nelle condizioni di tornare”. Dello stesso avviso anche Patrizia Minardi, dirigente Ufficio Internazionalizzazione e Sistemi culturali della Regione Basilicata che ha aggiunto: ”Ci siamo tutti ritrovati intorno ai valori dell’emigrazione, dando vita a questo museo che non è solo luogo in cui conservare documenti. E’ lo spazio delle emozioni. Un museo aperto, legato all’emotività di chi ha vissuto l’epoca dell’emigrazione. L’intero progetto – ha concluso - si colloca nell’ambito del Piano triennale della cultura 2016-2018 in cui è previsto un finanziamento per sostenere le attività e le azioni di supporto affinchè il museo sia fruibile e sempre attivo”. Del ruolo che le donne hanno avuto durante l’emigrazione ha parlato Paola D’Antonio, docente dell’Università degli Studi della Basilicata: “E’ necessario valorizzare il ruolo delle donne anche per comprendere il patrimonio di valori che si portano dietro: tradizioni, ricordi e menage familiare. La letteratura per troppo tempo ha omesso di operare una ricostruzione in questo senso, tralasciando così un pezzo di storia”. E a proposito di donne, Maria Albano, componente della Commissione per le Pari Opportunità, ha raccontato la storia di Rosita Melo, compositrice e cantante sudamericana originaria di Rionero in Vulture. “La figura di Rosita Melo è una figura femminile di notevole importanza storica. Talento precoce, ma altrettanto straordinario. Animo autentico, puro e generoso, ricco di valori veri e genuini che denotano la sua grandezza. Orgoglio per tutte le donne lucane”. Grande soddisfazione, per il lavoro svolto, è stata espressa da Vito Giuzio, Vice Presidente della Commissione Regionale Lucani nel mondo: “Tutti conosciamo cosa ha rappresentato l’emigrazione lucana nel mondo ed è impossibile dimenticare. Questo percorso è l’occasione per comprendere meglio i valori che hanno caratterizzato gli anni dell’emigrazione e solo mantenendo viva la memoria di quel periodo riusciamo a dare forza alla nostra identità”.(PO / red)

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