di Paolo Pagliaro

(17 giugno 2016) Un argomento utilizzato spesso dai nostri euroscettici è che l’Europa ha lasciato sola l’Italia a fronteggiare il drammatico problema delle migrazioni.

Argomento suggestivo ma totalmente infondato, come dimostrano i dati diffusi da Eurostat. Nel 2015 le persone che hanno chiesto asilo politico per la prima volta in uno dei 28 paesi dell’Unione Europea sono state 1.255.000, più del doppio rispetto al 2014.

La Germania è stato il Paese che ha accolto il maggior numero di richiedenti asilo, 441.800, cioè il 35% di tutti quelli giunti in Europa. In termini assoluti, seguono l’Ungheria con 174.000 richieste, la Svezia con 156.000 e quindi l’Austria con 85 mila. L’Italia è al quinto posto, con 83 mila richieste accolte, seguita dalla Francia con 70 mila.

Ma lo scenario cambia radicalmente se si misurano questi valori in relazione alle dimensioni demografiche dei singoli paesi. Si scopre allora che il paese più accogliente è l’Ungheria, con 18 mila profughi per ogni milione di abitanti. Seguono Svezia, Austria, Finlandia, Germania, Lussemburgo e Malta. Hanno accolto più richiedenti asilo dell’Italia – in proporzione al numero degli abitanti – anche Danimarca, Belgio, Bulgaria, Olanda e Cipro.

Secondo Corrado Bonifazi, direttore dell’Istituto di Ricerche sulla Popolazione del CNR e Angela Paparusso del Dipartimento di Scienze Statistiche della Sapienza, che su neodemos.info hanno diffuso e commentato oggi questi dati, l’aspetto forse più significativo è che diversi paesi hanno mostrato un fattivo impegno nell’accoglienza dei richiedenti asilo, nonostante non ne siano stati il punto d’accesso nell’Unione.

La situazione più difficile sembra quella dell’Ungheria, dove le richieste d’asilo sono aumentate considerevolmente anche nel primo trimestre di quest’anno e dove la quota di migranti ha raggiunto livelli ormai difficilmente sostenibili.