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direttore Paolo Pagliaro

Paolo Rumiz:
a piedi per riscoprire
l’Appia antica

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Paolo Rumiz: <br> a piedi per riscoprire <br> l’Appia antica

Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l'Appia, e riconsegna l'itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi, nel libro “Appia” (Feltrinelli, pp. 256, 19 euro). Lo ha fatto spesso cavando dal silenzio della Storia segmenti cancellati, ascoltando le voci del passato e destando la fantasia degli increduli incontrati durante il viaggio. Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell'Appia dalle speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico II, prende corpo una galleria di personaggi memorabili e si incontrano le tracce di Arabi e Normanni. Intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l'ingresso nell'Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di un'Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco - svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell'acqua e del vento - e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col "piede libero". Al racconto fanno da contrappunto le mappe disegnate da Riccardo Carnovalini, che ha trovato il percorso sulle carte, nelle foto aeree e sul terreno, e che ha descritto l'itinerario nel libro: un contributo prezioso e uno strumento utilissimo - considerata l'assenza di segnaletica per chi volesse seguire le orme di questa marcia d'avanscoperta.

AMORE, SESSO E ALTRE QUESTIONI DI POLITICA ESTERA

Nick Hornby incontra Emir Kusturica a metà anni Novanta: il risultato è “Amore, sesso e altre questioni di politica estera” (Fazi editore, traduzione di Giacomo Cuva, pp. 500, euro 16), intelligente e surreale commedia ambientata nella ex Jugoslavia, ai tempi della guerra dei Balcani. Jesse Armstrong mescola sapientemente la dura realtà di un momento storico delicato con una linea comica irresistibile, mettendo a nudo i limiti di un idealismo superficiale pensato più per la soddisfazione del proprio ego che per una reale volontà di aiuto nei confronti di chi soffre. Inghilterra, 1994. Un gruppo di giovani è pronto a partire per la Bosnia su un furgone Ford Transit per portare aiuti umanitari e una commedia scritta a metà per promuovere la pace nella zona di guerra che attraversa i Balcani. Andrew, muratore che vive a Manchester, si picca di conoscere la politica estera meglio di chiunque altro: che tipo di persona sarebbe infatti una che non disponesse di una sua personale politica estera? Ma quello che Andrew vorrebbe fare – forse anche più che fermare la guerra – è conquistare Penny, che crede l’amore della sua vita, pur avendo una regolare fidanzata che lo aspetta a casa, Helen. Ma Penny è innamorata? O ama Simon, il suo rivale, un poeta irritante e tronfio? O Shannon, il leader di fede ferocemente americana della compagnia? Da qui, scambi, incroci, giochi fra i componenti della banda che attraversa l’Europa, tra veri attacchi di artiglieria, sesso e droga, a confondere ulteriormente le idee.

"L'AMORE BUGIARDO" DI GILLIAN FLYNN

Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore. Lui la conquista con il sorriso sornione, l'accento ondulato del Missouri, il fisico statuario. Lei è la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, il tipo che non si preoccupa se bevi una birra di troppo con gli amici. Sono felici, innamorati, pieni di futuro. Qualche anno dopo però tutto è cambiato. Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui proprietario del bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia anonima e sperduta. Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio. Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall'angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino? Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, "L'amore bugiardo" (Rizzoli, pp. 462, 12 euro) di Gillian Flynn è una incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà il lettore a chiedersi se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme accanto.

ETICA E BUSINESS”: UN CATECHISMO PER CHI FA IMPRESA

In “Etica e business. Un catechismo per chi fa impresa” (Rubbettino, pp. 160, 12 euro), Andrew Abela e Joseph Capizzi evidenziano come i valori che gli uomini adottano e testimoniano nella propria vita decretano il successo o il fallimento delle imprese. Per usare un'espressione cara al prof. Marco Vitale, nella prospettiva cristiana dell'imprenditorialità, l'uomo giunge al crocevia dello sviluppo portando con sé certamente capitali finanziari e know-how ma, ancor prima, ciò che gli è stato donato (anch'essi capitali): virtù, abilità, fantasia, sensibilità, intelligenza. Il libro ha il merito di mostrare come la virtù imprenditoriale rappresenta sempre più la leva essenziale per il successo in campo economico. Essa, tuttavia, affinché possa innescare il circolo virtuoso dello sviluppo economico, generando fiducia e inclusione sociale, richiede uomini d'affari sempre più consapevoli e responsabili, capaci di interrogarsi continuamente sul senso del proprio vivere, nonché, sulle conseguenze dirette e indirette del proprio agire. In questa prospettiva, i nostri autori, ricorrendo a brani significativi del Magistero sociale della Chiesa, ci mostrano come, nella prospettiva cristiana, lo sviluppo non sia riducibile alla mera crescita economica e il mercato al freddo gioco della domanda.

KATE MORTON E “I SEGRETI DELLA CASA SUL LAGO”

Giugno 1933: la casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne brillante, curiosa, ingenua e precoce scrittrice in erba, è particolarmente emozionata. Sarà una festa bellissima e lei è innamorata, anche se nessuno lo deve sapere. Ma quando arriva mezzanotte, mentre i fuochi d'artificio illuminano il cielo scuro, il piccolo Theo Edevane, che non ha ancora un anno, scompare. E la tragedia spinge la famiglia a lasciare per sempre la casa tanto amata. Settant'anni più tardi, dopo essere stata sospesa dalla polizia per non aver rispettato le regole, Sadie Sparrow decide di prendersi una pausa di riflessione e raggiunge l'amatissimo nonno in Cornovaglia.Quando è già sul punto di lasciarlo per tornare ad affrontare i propri demoni, Sadie scopre una casa abbandonata, circondata da giardini incolti e da una fitta boscaglia. Dove un bambino era scomparso senza lasciare traccia. Per risolvere il mistero, Sadie incontrerà l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi, Alice Edevane. Che le rivelerà un segreto del passato… più presente che mai. “I segreti della casa sul lago” (Sperling & Kupfer, pp. 528, 19,90 euro) è una storia romantica, travolgente e sorprendente, nella quale Kate Morton mescola vite e segreti, luoghi favolosi e atmosfere cariche di mistero nel modo avvolgente e incantevole che milioni di lettori hanno imparato ad apprezzare.

(© 9Colonne - citare la fonte)