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Africa, Braga-Quartapelle (Pd): Bene impegno su ambiente

“Va nella direzione giusta l’approvazione all'unanimità, con parere favorevole del Governo alle Commissioni riunite Esteri e Ambiente di Montecitorio, della risoluzione promossa dal Partito Democratico alla quale ha poi aderito anche il gruppo del Movimento 5 Stelle  “sull'impegno dell’Italia per lo sviluppo umano e ambientale in Africa”. "L’Italia è oggi quanto mai determinata nel volere sfruttare virtuosamente la propria posizione geografica e i buoni rapporti con numerosi partner africani e sostiene con lungimiranza la sua “nuova via dell’Africa”. Impegnandosi in particolare su tutela dell’ambiente e sviluppo del capitale umano: vero antidoto per l’imponente fenomeno migratorio dal continente africano verso l’Europa, l’instabilità degli stati fragili, le criticità ambientali date da fenomeni climatici nuovi ed estremi come siccità, inondazioni e mutamenti negli equilibri di fauna e flora”. Lo affermano congiuntamente Chiara Braga, deputata  e responsabile nazionale Ambiente del Partito Democratico, e Lia Quartapelle, capogruppo PD in commissione Esteri, a margine dell’approvazione all'unanimità presso le commissioni riunite III e VIII della Camera dei deputati della risoluzione sullo sviluppo ambientale e umano in Africa di cui sono prime firmatarie.

 “In particolare – aggiunge Chiara Braga – la risoluzione impegna il Governo a farsi parte attiva nella stabilizzazione politico-istituzionale dei Paesi del Continente africano e a promuovere interventi educativi e socio-sanitari miranti allo sviluppo del capitale umano e ambientale, a partire dal Corno d'Africa e nel Sahel, aree di grande rilevanza strategica per l'Italia. Promuovendo al tempo stesso la gestione sostenibile del suolo nelle aree soggette a migrazione attraverso meccanismi di finanziamento innovativi in collaborazione con i migliori esempi nazionali in agricoltura”. “Sarà poi utile affiancare, come previsto dalla risoluzione – aggiunge Lia Quartapelle -  alla tradizionale azione di cooperazione, un nuovo modello di «finanziamenti misti» da implementare anche ispirandosi a formule già esistenti di responsabilità sociale di impresa,  come previsto dalla legge 125/2014 sulla cooperazione allo sviluppo; sostenendo inoltre progetti di cooperazione che includano attività di formazione, di microcredito e di «capacity building» nel comparto ingegneristico e in settori tecnici e manifatturieri di alta specializzazione, anche mediante il coinvolgimento delle organizzazioni di volontari e di pensionati italiani”. “Da ultimo – concludono Chiara Braga e Lia Quartapelle – è previsto che il Governo Italiano si faccia carico di valutare il sostegno a nuovi progetti di diga in tutto il continente africano secondo i  principi di coerenza delle politiche per lo sviluppo conformemente alle Linee Guida OCSE sull'impatto ambientale e antropologico delle opere in termini di biodiversità e diritti dei popoli indigeni”.(29 giu - PO /red)

 

 

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