Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Se Roma copiasse
il civismo trentino

Se Roma copiasse <br> il civismo trentino

di Paolo Pagliaro

(16 settembre 2016) L’altra mattina ad Amatrice è stata inaugurata la scuola costruita in quindici giorni dove prima c’era un campo di ortaggi. Sono dieci coloratissime aule in grado di accogliere fino a 250 alunni, dai 3 ai 13 anni, ospitate in 24 moduli prefabbricati.
La nuova scuola di Amatrice è un dono della protezione civile del Trentino, che per costruirla ha mandato nel Lazio un centinaio tra volontari, vigili del fuoco e dipendenti provinciali. Arrivati 48 ore dopo il terremoto, i trentini hanno lavorato giorno e notte e sono riusciti a completare l’impresa in tempo utile per l’apertura dell’anno scolastico, fissata appunto per oggi. Hanno provveduto anche agli arredi, acquistati grazie a una sottoscrizione. Questo mezzo miracolo non è inconsueto – perché qualcosa del genere avvenne anche dopo il terremoto dell’Aquila – ma certo non può essere la soluzione delle tante emergenze, naturali e non, che l’Italia si trova ad affrontare.
E tuttavia di civismo efficiente, generoso, tempestivo e competente avrebbe tanto bisogno, per esempio, la capitale d’Italia, che versa in un’inenarrabile situazione di anarchia, criminalità, corruzione e degrado. Non a caso il blog cittadino più seguito si intitola “Roma fa schifo”.
La speranza è che il nuovo giovane governo cittadino, concluso il rodaggio, inizi a dare concreti segnali di cambiamento, ispirandosi – se possibile - più al pragmatismo civico dei trentini che alla mistica della Rete.

(© 9Colonne - citare la fonte)