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FLESSIBILITA', CALENDA: ITALIA RISPETTA REGOLE

FLESSIBILITA', CALENDA: ITALIA RISPETTA REGOLE

"Non appendiamoci ai decimali, abbiamo davanti un periodo di incertezza sempre maggiore”. Da qui, una manovra “di qualità”, il cui fulcro saranno le misure per la produttività. Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in una intervista al Quotidiano Nazionale, nella quale si schiera contro la proroga di un anno della decontribuzione per le assunzioni: “Il toro va preso per le corna: o si fa una decontribuzione strutturale o, allungando il bonus di un altro anno, si rischia solo di drogare il mercato. Il punto è che per innestare la crescita bisogna puntare sugli investimenti”. Precisa quindi, in merito alla trattativa con Bruxelles sulla flessibilità, che “non forzeremo le regole, anche se sono rispettate ormai da pochissimi Paesi, Germania inclusa. Ma faremo una battaglia nell'Ue sul tema della crescita” e con una “manovra di qualità” che “avrà al centro Industria 4.0, che dovrebbe passare nella sua interezza: 13 miliardi di incentivi fiscali automatici alle imprese e 10 miliardi per il rafforzamento di strumenti esistenti. Un patto di fiducia con le imprese: non diciamo cosa fare ma diamo i mezzi per investire. A partire dall'iper ammortamento al 250%, dal rafforzamento del fondo di garanzia e dal credito di imposta al 50% per gli investimenti in ricerca”. Precisa quindi che “super e iper ammortamento sono concentrati nel 2017 ma l'impatto sui conti pubblici sarà spalmato dal 2018 in poi. La defiscalizzazione potenziata del salario di produttività parte nel 2017 e prosegue mentre il rafforzamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese avverrà sempre l'anno prossimo”. Inoltre spiega che “la ristrutturazione del fondo di garanzia è contenuta in un decreto alla firma del Mef, tra questa settimana e la prossima dovrebbe arrivare: saranno privilegiate nei finanziamenti garantiti dallo Stato le aziende con rating intermedio che faticano ad andare sul mercato e gli investimenti di medio-lungo termine. La dote del fondo crescerà da 700 a 900 milioni il prossimo anno con la manovra: riusciremo a garantire 22 miliardi di finanziamenti”. (Red - 27 set)

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