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Emigrazione, Marino (Pd) alla festa degli Italiani a Montevideo

Emigrazione, Marino (Pd) alla festa degli Italiani a Montevideo

"I nostri connazionali in questa parte del mondo hanno mostrato, in piu' di 150 anni di emigrazione, capacità, visione, forza e determinazione. E lo hanno fatto in modo diverso da come lo ha fatto il resto dell'Europa". Lo ha dichiarato Eugenio Marino, responsabile Italiani nel mondo del Pd, in occasione della festa degli Italiani a Montevideo, una manifestazione organizzate dal locale Comites e alla quale hanno partecipato ieri migliaia di italiani in Uruguay.  "Già, perché - prosegue Marino - , bisogna comprendere la storia di questo meraviglioso Continente ferito e capire come si è sviluppato, con rapporti di tipo diverso e non sempre nobile. In questo senso, dobbiamo ricordare che questo Continente e' il frutto dell'occupazione e dell'immigrazione europea". "E' il continente dove i regni e grandi stati nazione europei - ha aggiunto Marino - hanno esportato la propria missione coloniale, sfruttando materie prime, risorse e spesso annientando le popolazioni indigene". "Ma in questa storia non compare mai la parola Italia. L'Italia non e' stata parte di imprese coloniali in Sud America, di sfruttamento di materie prime o di popolazioni indigene, di protettorati o colonie.  Nessuno stato dell'America Latina ha dovuto fare una guerra di indipendenza per rendersi autonomo dall'Italia. Perchè' l'Italia,  - continua Marino -  qui', c'è venuta con i suoi figli, con i suoi contadini, con i suoi manovali, con le sue intelligenze ingegneristiche e artistiche".  “Chi partiva dall'Italia per venire quaggiù' lo faceva perchè in questo quaggiù' credeva come a una terra di riscatto e non come a una terra da spremere e sfruttare. Ecco, dunque, cos'è l'emigrazione italiana e cosa la caratterizza rispetto alle altre: è il movimento spontaneo e di necessità di un popolo immenso e coraggioso che non aveva alle spalle una nazione che li sosteneva e indirizzava per sfruttare altri paesi e altri popoli a fini di ricchezza interna.  Ma un popolo che cercava dignità tra altri popoli,  sapendo con essi condividere il dolore della propria storia, la sofferenza del proprio lavoro, la dignità del riscatto collettivo". "In questa storia - conclude il dirigente Pd -  quindi, gli italiani ce l'hanno fatta. Sono diventati popolo tra i brasiliani, venezuelani, argentini, cileni, uruguayani.  Sono diventati ciò che oggi siete, quel popolo che viene omaggiato e festeggiato all'interno del massimo organo istituzionale di rappresentanza: il parlamento di questo splendido Paese".(24 ott - red)

 

 

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