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Cgie, riunita la Commissione anglofona: si riparte da riforma

Cgie, riunita la Commissione anglofona: si riparte da riforma

La Commissione Continentale dei Paesi Anglofoni Extraeuropei del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie), si è riunita a Johannesburg dal 25 al 27 novembre. Dopo aver ascoltato e approvato la relazione del Vice Segretario Generale, Silvana Mangione, la Commissione ha affrontato un ricco Ordine del giorno, esaminando prima di tutto la bozza di proposta di riforma del Com.It.Es. e del CGIE, licenziata dal Comitato di Presidenza nella riunione del 21 e 22 ottobre. La Commissione conferma l’esigenza di mantenere intatta la piramide della rappresentanza degli italiani all’estero: i Com.It.Es. di base, il CGIE di sintesi, gli eletti all’estero che rappresentano le comunità al Parlamento italiano. La Commissione ha approvato a larghissima maggioranza l’impianto e i contenuti della proposta di riforma che, con i suggerimenti della Commissione Tematica sui Diritti Civili e Politici del CGIE – che l’ha già ricevuta in copia – dovrà essere sottoposta al dibattito, l’integrazione e l’approvazione finale dell’Assemblea Plenaria del Consiglio. Da parte sua la Commissione ha eliminato una ripetizione nel testo e chiede che all’unico Consigliere del CGIE eletto in Africa venga attribuita anche la rappresentanza di tutte le altre comunità italiane presenti in questo Continente e che agli altri Consiglieri Anglofoni vengano parimenti attribuite le rappresentanze delle collettività nelle Nazioni limitrofe non rappresentate.

LINGUA E CULTURA ITALIANA - La Commissione ha apprezzato la manifestazione sportiva di fine anno organizzata dagli Asili Mondo Magico presso il Club Italiano di Johannesburg e plaude al lavoro di chi crea le condizioni per cui le prossime generazioni della Repubblica del Sud Africa possano vivere in piena armonia, senza frizioni fra le diverse comunità etniche e razziali. Invita quindi il Ministero degli Esteri a riconoscere e sostenere anche in futuro con il suo contributo questa iniziativa didattica e sociale. Nella sede della Dante Alighieri di Johannesburg, collegata alle Dante di Città del Capo, Durban, Pietermaritzburg e in futuro di Mozambico, la Commissione ha ascoltato le relazioni del Vice Presidente degli Asili Mondo Magico, Vasco Rader e del Presidente della Dante, Gaetano Giudice, che hanno confermato quanto l’insegnamento e la diffusione della lingua e della cultura italiane costituiscano lo strumento principale di proiezione del Sistema Italia all’estero e debbano essere congruamente finanziati e promossi, avvalendosi anche della formazione a distanza e dei recenti programmi del Maeci. La Commissione ha consegnato all’Ambasciata, al Console Generale e ai responsabili degli enti citati e dei Com.It.Es., il libro bianco pubblicato in occasione della seconda edizione degli Stati Generali della Lingua Italiana. Il tema della nuova emigrazione è stato introdotto da alcuni giovani esponenti di tre diversi tipi di questo crescente, spesso molto positivo, fenomeno. Chiara Venturin, Alessandro Parodi e Mauro Benedetti.

LA NUOVA EMIGRAZIONE IN AUSTRALIA - La Commissione ha ricevuto dal Consigliere Franco Papandrea (Australia) una copia della ricerca di Riccardo Armillei e Bruno Mascitelli commissionata dal Com.It.Es. di Melbourne e in parte finanziata dal MAECI con contributi integrativi, intitolata: “From 2004 to 2016 – A New Italian Exodus to Australia?”. Le presentazioni sono state completate da una relazione sull’associazionismo regionale, che ha messo in evidenza la progressiva chiusura delle Consulte dell’emigrazione in parecchie Regioni, lamentando la conseguente diminuzione di opportunità di contatti esteri per le Regioni che non comprendono l’importanza del mantenimento di legami forti con la rete dei corregionali all’estero. Passando ad un punto successivo, la Commissione Continentale ha ricevuto con piacere l’informazione che una nuova legge in materia di riapertura e cancellazione dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana ha iniziato l’iter di approvazione parlamentare, e attende di vederne il testo per la obbligatoria espressione di parere da parte del CGIE. Con riferimento alle recenti inqualificabili dichiarazioni che mettono in dubbio il valore e la legittimità dei risultati del voto referendario all’estero, la Commissione ricorda che dei quattro requisiti del voto sanciti dalla Costituzione, quello dell’uguaglianza si realizza nella sua stessa definizione, mentre il rispetto di quelli della personalità, libertà e segretezza ricade sotto la responsabilità dell’elettore. La Commissione rigetta dunque qualunque insultante accusa e chiede la messa in garanzia del voto per le future consultazioni attraverso la stampa delle schede in Italia e l’assoluto controllo della correttezza delle operazioni di consegna e trasmissione dei plichi nei Paesi in cui non esistono sistemi di Posta pubblica perfettamente funzionanti.

I FONDI PER LA RAPPRESENTANZA In mancanza di dati certi la Commissione non ha potuto esprimere pareri documentati sul prossimo DEF e sulle assegnazioni per gli italiani all’estero. Reitera dunque la necessità imprescindibile che il CGIE sia dotato di fondi sufficienti ad adempiere a tutti i dettami della sua legge istitutiva, tenendo tutte le riunioni tassativamente indicate per legge, per non dover ricorrere a superiori istanze affinché il rispetto della normativa non venga ulteriormente infranto; che ai Com.It.Es. siano erogati fondi che consentano loro di operare con efficienza; che i finanziamenti all’insegnamento della lingua e della cultura italiane si avvicinino a quelli di altri Paesi, le cui comunità all’estero sono meno numerose, ma la cui capacità di marketing attraverso la cultura supera di gran lunga la nostra; che non si dimentichi il contributo che le generazioni più anziane, ed ora in difficoltà, hanno dato all’Italia nel secondo dopoguerra e quindi si garantisca loro di completare in serenità il proprio viaggio di vita. Infine la Commissione chiede che la RAI fornisca la ripetizione in streaming dei programmi trasmessi all’estero e domanda quando sarà possibile farsi rilasciare dal Consolato competente la carta d’identità, anche fuori d’Europa, dato che il passaporto digitale è ormai una realtà ovunque. (Red – 28 nov)

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