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direttore Paolo Pagliaro

Buone notizie
da Bruxelles

di Paolo Pagliaro

(1 dicembre 2016) Entro una settimana in Italia arriveranno 30 milioni di euro messi a disposizione dalla Commissione Europea per la ricostruzione dei luoghi colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 27 ottobre. Ma – pur essendo la somma più elevata prevista dalle norme europee per i pagamenti anticipati - 30 milioni sono una briciola rispetto all’entità del danno e al budget dell’Unione. La buona notizia che viene da Bruxelles è dunque un’altra e cioè che per la prima volta l’Unione Europea si dice disponibile a finanziare totalmente le operazioni di ricostruzione, compreso il restauro del patrimonio culturale, a cominciare dalla Basilica di San Benedetto a Norcia. Lo farà attingendo al Fondo di sviluppo regionale e rinunciando al cofinanziamento da parte italiana.
Di solito succede che lo Stato e le Regioni debbano integrare con risorse proprie gli stanziamenti di Bruxelles. Per il periodo 2014-2020 i fondi strutturali europei assegnati all’Italia ammontano a 42 miliardi di euro e presuppongono un contributo nazionale di 31 miliardi da investire in diversi settori, dalla creazione di posti di lavoro alla tutela dell’ambiente. Spesso l’Italia ha dovuto rinunciare ai soldi europei per la mancata disponibilità del cofinanziamento nazionale. In questo caso, invece, l’Europa è disposta a coprire i costi della ricostruzione senza chiedere il contributo italiano.
La proposta – avanzata dalla commissaria alle Politiche regionali, la rumena Corina Cretu – ha l’appoggio del presidente della Commissione Juncker e risponde alla domanda di assistenza presentata dal governo italiano il 16 novembre.
Ora deve passare al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio. Se sarà approvata – come sembra probabile – costituirà un importante precedente per le politiche comunitarie e migliorerà l’immagine che dell’Europa hanno gli italiani.

(© 9Colonne - citare la fonte)