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direttore Paolo Pagliaro

Paolo Calabresi e Valerio Aprea
in “Qui e ora”

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

 Paolo Calabresi e Valerio Aprea <br> in “Qui e ora”

AMBRA JOVINELLI, PAOLO CALABRESI E VALERIO APREA IN “QUI E ORA”

Un incidente appena avvenuto in una strada secondaria di un’isolata periferia romana, vicina al grande raccordo anulare, completamente deserta, senza passanti né case, nei campi, nel nulla. Due scooter di grossa cilindrata subito dopo l’impatto, il primo ribaltato, idealmente conficcato a terra, il secondo irriconoscibile, un disastro di lamiere ancora fumanti. Un incidente importante. A terra, a pochi metri l’uno dall’altro, due uomini sulla quarantina; il primo immobile, potrebbe essere morto, l’altro piano muove un piede, a fatica si alza. E anche il primo apre gli occhi. Avrebbero bisogno di aiuto ma non lo avranno, avrebbero bisogno di cure ma i soccorsi non arriveranno prima di un’ora e mezza. Intorno a loro, per loro, niente e nessuno. E’ la storia di “Qui e ora” che sarà in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 15 al 21 dicembre: è uno degli spettacoli cult di Mattia Torre, autore tra i più amati e apprezzati del nostro paese. Protagonisti sul palco Paolo Calabresi e Valerio Aprea.  (red)

GHIONE, NICOLA PISTOIA E PAOLO TRIESTINO IN “LA CENA DEI CRETINI”

Nicola Pistoia e Paolo Triestino saranno i protagonisti al Teatro Ghione  - dal 16 dicembre all’ 8 gennaio - dell’irresistibile commedia “La Cena Dei Cretini” di Francis Veber, con Ciro Scalera, Loredana Piedimonte, Silvia Degrandi e con la partecipazione di Giorgio Gobbi.  Regia di Pistoiatriestino. Un classico della commedia francese, un grande successo che da oltre vent’anni diverte, affascina ed emoziona le platee di tutto il mondo.  Un gruppo di ricchi borghesi parigini ogni settimana organizza, per divertimento, una cena in cui ognuno di loro invita un “cretino”: il migliore vincerà la serata. Il protagonista Pierre, editore, è bloccato a casa dal colpo della strega e decide di anticipare la conoscenza di Francois Pignon, invitandolo da lui con la scusa di parlare del suo hobby, cioè costruire monumenti famosi con i fiammiferi, con l’eventualità di pubblicarne un libro. Da qui si scateneranno una serie di situazioni esilaranti ad opera del "cretino" di turno, con scambi di persone e telefonate che contribuiranno all’intreccio della trama, fino ad invitare a casa un suo collega agente delle tasse, specializzato in evasioni fiscali. I personaggi di Pierre e Pignon sembrano scritti su misura per Triestino e Pistoia, che affrontano per la prima volta un autore d’oltralpe. Una girandola di gags irresistibili e malintesi divertenti. “La cena dei cretini” è un’esilarante commedia che coinvolge il pubblico in un turbinio di risate, di fronte alle situazioni paradossali ed incredibili che, loro malgrado, i protagonisti sono costretti a vivere. La forza di questa commedia sta proprio nella semplicità e genuinità della risata che provoca, nella mancanza assoluta di volgarità e in quella punta di graffiante cattiveria che non guasta mai. Si ride e si riflette. Francis Veber analizza la nostra società con lucida ironia, sovverte i luoghi comuni e mostra il lato “cattivo” di ognuno di noi, regalandoci un divertimento (questo sì) “intelligente”. (red)

ROMA, MARCO QUAGLIA E STEFANO PATTI IN “ECHOES”

Marco Quaglia e Stefano Patti saranno i protagonisti di ECHOES di Lorenzo De Liberato, per la regia di Stefano Patti, in scena a Carrozzerie n.o.t. (Via Panfilo Castaldi 28/a Ponte Testaccio) dal 15 al 17 dicembre.  Un'utopia distorta, una speranza avariata, un'illusione di progresso che, invece di migliorarci, ci fa sprofondare dentro un baratro oscuro.  Due personaggi e tante sfaccettature, infinite derive che rispondono alle tante degenerazioni di cui l'umanità si scopre capace. Se l'utopia è la prospettiva di qualcosa di meraviglioso, un ideale talmente perfetto da risultare poi irrealizzabile, la distopia è la sua copia carbone, ovvero la versione decadente di una società piena di contraddizioni. In ogni caso parliamo di scenari futuribili, di immaginari spinti verso un ipotetico domani, insomma di proiezioni. Un testo simile al plot di una serie avvincente che potremmo vedere su Netflix, una drammaturgia atipica nel panorama teatrale italiano. Uno spettacolo dal taglio cinematografico, un thriller che evoca la drammaturgia anglosassone. Questo e molto altro è ECHOES. (red)

ARGOT, EDOARDO PURGATOTI IN “MARATONA DI NEW YORK”

“Mario e Steve, immersi nell’atmosfera rarefatta ma molto fisica della corsa dipanano le loro esistenze scanditi da un tempo che pare non obbedire più alle regole consuete. Il mondo notturno e deserto, lo spazio senza più riferimenti nel quale i due uomini si muovono, tutto asseconda il tentativo di Mario e Steve di affidarsi ai ricordi e alla memoria come ultima risorsa per rivendicare la propria esistenza e trionfare in società”. Mario e Stave sono i protagonisti dello spettacolo teatrale “Maratona Di New York”.  Dal 6 al 18 dicembre, infatti, per la sezione LARGE della stagione teatrale all’Argot Studio di Roma, debutta, in prima nazionale, lo storico testo teatrale dell’autore e drammaturgo Edoardo Erba, “Maratona di New York”, andato in scena per la prima volta all’Argot nel gennaio 1993 con gli interpreti Bruno Armando e Luca Zingaretti. A distanza di vent’anni lo ritroviamo nella regia di Maurizio Pepe con Marcello Paesano e Edoardo Purgatori, attore nella serie televisiva “Un medico in famiglia”. (red)

 

SALERNO, “IL DISTRATTO” INAUGURA LA RASSEGNA ATELIER

Inizia domenica 4 dicembre la VII edizione di “Atelier – Spazio performativo”, rassegna di teatro e danza, con la direzione artistica di Artestudio – Teatro Grimaldello, di Antonio Grimaldi, concept e coordinamento a cura di Loredana Mutalipassi. In scena al Teatro Nuovo di Salerno (Via Laspro) alle ore 19 il Teatro Grimaldello presenta “Il distratto”, liberamente ispirato a S. Beckett, regia di Antonio Grimaldi. La messa in scena, pur riproponendo la struttura narrativa e i personaggi principali, non segue l’andamento del copione ma gioca col tempo e con lo spazio, rendendo i personaggi metafore del mondo contemporaneo. Vladimiro ed Estragone escono dal grigio mondo beckettiano, vengono catapultati in un mondo colorato e sfavillante che li distrae continuamente dalle domande di fondo. Due idioti moderni, che all’emergere del dubbio spostano lo sguardo verso l’immagine dorata di un mondo illusorio. “Il distratto” è il primo spettacolo della rassegna che prevede sei rappresentazioni domenicali fino a fine febbraio.(red)

(© 9Colonne - citare la fonte)