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direttore Paolo Pagliaro

Perugia: viaggio nel Caravaggismo

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Perugia: viaggio nel Caravaggismo

La mostra “I Tesori della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e il caravaggismo nelle collezioni di Perugia” prorogata al 22 gennaio Alle circa 50 opere esposte, a Palazzo Lippi Alessandri, rappresentativi non solo delle esperienze artistiche che si affermano in Umbria nell’arco di quattro secoli, dal Trecento al Settecento, ma anche di altri aspetti della cultura figurativa italiana dal Rinascimento al Barocco, se ne è aggiunta una di ulteriore valenza artistica, collocata nella spettacolare sezione dedicata al Caravaggismo. La tela, raffigurante “Santa Francesca Romana e l’Angelo”, è opera di quel Giovanni Antonio Galli, detto lo Spadarino in quanto figlio di un fabbricante di spade. Il tema fu molto caro all’artista che, per diversi committenti, ne realizzò ben quattro versioni. Le altre tre, a lui commissionate dalle più importanti famiglie dell’aristocrazia romana, sono oggi tra i tesori della Banca Nazionale del Lavoro, del Museo di Palazzo Rosso a Genova e della Fondazione Morris, a Londra.

RAGUSA: LE DONNE DI GIUSEPPE LEONE 

Si intitola “Donne”, la mostra di Giuseppe Leone, ospitata fino al 14 gennaio nella Galleria Lo Magno di Modica, che propone un’ampia collezione di foto, realizzate in un lungo arco temporale (dal 1968 al 2015) dedicate tutte alla figura muliebre, all’erotismo, alla sensualità femminile. “Intorno agli anni ’60 nascono le prime fotografie – spiega l’autore - e da allora fino ad oggi la mia ricerca non si è fermata. Dalla vestizione della sposa, agli scatti rubati, dalle immagini costruite seguendo l’incedere della mia fantasia, dalle lucciole, adescatrice o gioconde, alle dormienti, colte nei silenzi delle stanze mentre dormono o alla donna semplice colta in una voluttuosa danza”. “Scatto dopo scatto – racconta ancora Leone - ho cercato di raccontare la donna, lontano dai cliché: il mio interesse non è mai stato legato alla rappresentazione degli amori, delle ambiguità, delle contraddizioni umorali e passionali, espressioni fuorvianti tipiche del raccontare la donna nell’attuale contesto dei cambiamenti sociali. Il mio è uno sguardo carezzevole, che ricerca la bellezza femminile nel suo vivere quotidiano; nell’incedere travolgente e nel vortice sottile dell’erotismo, ne ho colto la sensuale gestualità, le movenze che sprigionano la delicata passionalità”.

ROMA: ALLA CAMERA IL VO(L)TO DELLE DONNE

Roma, 2 dic - Nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio una grande mostra d'arte per celebrare i 70 anni del voto alle donne in Italia. "Vo(l)to di donna": è questo il titolo dell'esposizione che si tiene fino al 18 gennaio e che si articola in tre sezioni con oltre 70 opere, tra gli altri, di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Giovanni Boldini, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Giacomo Manzù, Arturo Martini, Pino Pascali, Piero Pizzi Cannella, Mimmo Rotella, Alberto Savinio (autore dello splendido ritratto di Palma Bucarelli del ‘45 prestato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e scelto come immagine-simbolo della mostra), Mario Schifano, Mario Sironi: uomini che hanno fatto della donna l’oggetto della propria arte, con particolare frequenza e intensità. E poi ancora, opere di artiste italiane che con la loro carica innovativa hanno trasformato il Novecento e l’inizio del nuovo millennio: tra loro, Carla Accardi, Pippa Bacca, Benedetta Cappa Marinetti, Dadamaino, Marilù Eustachio, Léonor Fini, Giosetta Fioroni, Paola Gandolfi, Maria Lai, Ketty La Rocca, Bice Lazzari, Titina Maselli, Antonietta Raphaël Mafai, Cloti Ricciardi, Grazia Toderi e molte altre. Una sezione è dedicata a 16 artiste straniere di fama internazionale, scelte per il valore sia estetico sia socio-politico del loro lavoro: sono le “nuove italiane” arrivate da Venezuela, Iran, Georgia, Senegal, Libia, Argentina, Ucraina, Sudan, Spagna, Australia, Germania, Tunisia, Cina, Giappone, Stati Uniti d’America

 

ROMA: OMAGGIO AD ARTEMISIA GENTILESCHI  

Un viaggio nell’arte della prima metà del XVII secolo seguendo le tracce di una grande donna. La parabola umana e professionale di Artemisia Gentileschi (1593-1653), straordinaria artista e donna di temperamento, appassiona il pubblico anche perché è vista come un’antesignana dell’affermazione del talento femminile, dotata di un carattere e una volontà unici. Un talento che le consentì, giovanissima, arrivata a Firenze da Roma, prima del suo genere, di entrare all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze; che le fece imparare, già grande, a leggere e scrivere, a suonare il liuto, a frequentare il mondo culturale in senso lato; una volontà che le consentì di superare le violenze familiari, le difficoltà economiche. La mostra “Artemisia Gentileschi e il suo tempo”, fino al 7 maggio, al Museo di Roma a Palazzo Braschi, promossa e prodotta da Roma Capitale, e Arthemisia Group, e che copre l’intero arco temporale della vicenda artistica di Artemisia Gentileschi, consente al visitatore di ripercorrere vita e opere dell’artista a confronto con quelle dei colleghi: circa 100 sono in totale le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei in un confronto serrato tra l’artista e i suoi colleghi, frequentati, a Roma, come a Firenze, ancora a Roma e infine a Napoli, con quel passaggio veneziano di cui molto è da indagare, così come la breve intensa parentesi londinese. 

 

MILANO: CORPI DI ATLETI PLASTINATI 

Milano, 2 dic - - Lancio del disco, 100 e 200 metri piani, maratona, scherma, 110 metri ad ostacoli, tiro con l'arco, ma anche calcio, pugilato, basket, taekwondo, ginnastica artistica. Sono solo alcune discipline sportive olimpiche che stanno raccogliendo le attenzioni dei tifosi di tutto il mondo alla 31.ma edizione delle Olimpiadi di Rio De Janeiro e che saranno rappresentate all'interno dell'allestimento della mostra anatomica “Real Bodies, scopri il corpo umano”, fino al 29 gennaio nei 2000 metri quadrati dello Spazio Ventura di Lambrate. Oltre 200 le vetrine di varie misure, 8 chilometri di teli scenici montati nelle sale, il tutto illuminato da 2260 fari da teatro, alimentati con oltre 10 chilometri di cavi elettrici fissati su una struttura portante lunga oltre 1000 metri. L’edizione milanese della mostra che ha già sbancato a Lisbona con 220 mila ingressi, dedica un'intera sezione ad alcune fra le più amate discipline Olimpiche, ma anche ad altre discipline sportive praticate da molti visitatori nella loro quotidianità come il body building, le arti marziali, l'aerobica, la danza, sottolineandone l'importanza per mantenere il corpo in salute ed efficiente, esponendo i corpi impegnati in gesti sportivi di molte specialità olimpiche nella “Galleria degli Atleti”, una galleria a forte impatto e dal grande dinamismo. Scoprire come lavorano sottopelle le contrazioni antagoniste dei muscoli sfruttando la tensione dei tendini di un fuoriclasse dell'atletica leggera come Usain Bolt durante lo sforzo atletico estremo alla ricerca del record mondiale, capire le differenze funzionali fra uno sport e l'altro, analizzare l'anatomia dei possibili infortuni.  

 

 

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