Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Referendum, Cgie: avviare
una riforma sul voto estero

Referendum, Cgie: avviare <br> una riforma sul voto estero

Il Consiglio generale degli italiani all’estero esprime grande soddisfazione per la partecipazione dei cittadini italiani all’estero al referendum costituzionale del 4 dicembre. I cittadini italiani all’estero aventi diritto di voto erano 4'052'341, hanno partecipato 1'251'728, che corrisponde al 30.98 %. “Questi numeri – commenta il Cgie in una nota - parlano da soli e manifestano un forte legame tra gli espatriati e la madre patria. Una conferma della partecipazione che smentisce tutta la narrazione e la letteratura letta in particolare nelle recenti settimane sull’attendibilità e la legittimità del voto all’estero. Solo chi era prevenuto e animato da faziosi propositi ha tentato di mistificare il voto all’estero, chiedendone perfino l’annullazione. A risultato acquisito i fuochi incrociati si sono spenti per lasciare spazio alla ragione e al pragmatismo”.

PER UN VOTO ESTERO PIU’ SICURO E MENO DISPENDIOSO -“E’ opportuno – continua la nota - ricordare a tutti noi, che il voto all’estero è un diritto costituzionale esteso a tutti i cittadini italiani ovunque essi risiedano, chiederne la soppressione o l’invalidamento in modo pretestuoso sarebbe un atto di supponenza”. Il Consiglio generale degli italiani all’estero “assieme ai Comites ed ai parlamentari eletti nella circoscrizione estero, assieme all’encomiabile lavoro svolto della rete diplomatica consolare italiana, si sono fatti garanti della riuscita del referendum – afferma il Cgie -. Tantissime sono state le iniziative pubbliche realizzate dai comitati dei due schieramenti, dai Comites e dalle associazioni che hanno concorso a formare l’opinione pubblica e la conoscenza delle elettrici e degli elettori all’estero. Un’impresa mastodontica a conferma di un grande amore per le sorti del nostro paese”. “In questa difficile fase post referendaria il CGIE chiede ai parlamentari italiani di evitare future illazioni sul voto all’estero e, invece, di avviare una riforma elettorale per rendere il voto all’estero più sicuro e meno dispendioso” conclude il Consiglio generale degli italiani all’estero. (Red)

(© 9Colonne - citare la fonte)