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Impossibile votare
con queste regole

Impossibile votare <br> con queste regole

di Paolo Pagliaro

(7 dicembre 2016) Giorgio Napolitano ha definito “tecnicamente incomprensibile" l'ipotesi che si vada a votare subito per il rinnovo del Parlamento. L’opinione che in queste condizioni sia impossibile tornare alle urne è largamente condivisa.

Le leggi elettorali attualmente vigenti per Camera e Senato sono infatti molto diverse e disomogenee, e difficilmente potrebbero dare al Paese una maggioranza parlamentare e quindi un governo degno di questo nome. L’Italicum - che vale per la Camera - è una legge che seppur di base proporzionale, prevede un premio che permetterà al partito vincente di contare su una maggioranza di 340 seggi su 630. Il premio è attribuito alla prima lista se questa supera il 40 per cento. Altrimenti sarà necessario un secondo turno di ballottaggio tra le due liste più votate. Con l’Italicum dunque, un partito potrebbe anche governare da solo.

Ma difficilmente quel partito avrebbe la maggioranza al Senato. Qui infatti è in vigore una legge elettorale proporzionale – detta Consultellum - che non prevede premi e mantiene soglie di sbarramento del 3 per cento per i partiti coalizzati e dell’8 per cento per quelli non coalizzati.

Basta leggere i sondaggi - anche quelli più favorevoli a uno qualsiasi dei partiti in lizza – per capire come una formula di questo tipo richiederebbe la formazione di una coalizione molto ampia per raggiungere la maggioranza al Senato. Secondo alcune proiezioni anche ipotizzando un ritorno delle "grandi intese" e mettendo insieme i senatori di Pd e Fi difficilmente si arriverebbe alla metà più uno dei seggi necessari per avere una maggioranza. Anche i 5 Stelle potrebbero governare solo se al Senato si alleassero, a meno che non arrivino da soli al 51%.

Si capisce dunque perché Mattarella esclude di poter sciogliere le Camere prima che siano state riscritte le regole del gioco.

(© 9Colonne - citare la fonte)