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direttore Paolo Pagliaro

RENZI SI E' DIMESSO,
AL VIA CONSULTAZIONI

RENZI SI E' DIMESSO, <BR> AL VIA CONSULTAZIONI

“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, dottor Matteo Renzi, il quale, essendosi concluso l'iter parlamentare di esame e di approvazione della legge di bilancio, ha rassegnato le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il Governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti. Il Capo dello Stato procederà alle consultazioni a partire da domani, giovedì 8 dicembre, alle ore 18.00. Il calendario delle consultazioni sarà reso noto attraverso l'Ufficio Stampa”: è quanto si legge nella nota del Quirinale.

LE CONSULTAZIONI - L’Ufficio Stampa del Quirinale comunica il calendario delle consultazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a seguito delle dimissioni del Governo Renzi.

Giornata di giovedì 8 dicembre 2016, ore 18,00 e a seguire

Presidente del Senato della Repubblica: Sen. Dott. Pietro Grasso;

Presidente della Camera dei Deputati: On. Dott.ssa Laura Boldrini;

Presidente Emerito della Repubblica Sen. Dott. Giorgio Napolitano.

Giornata di venerdì 9 dicembre 2016

Ore 10,00 Gruppo parlamentare Misto del Senato della Repubblica;

Ore 10,20 Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 10,40 Rappresentanza parlamentare della Südtiroler Volkspartei;

Ore 11,00 Rappresentanza parlamentare della minoranza linguistica della Valle d’Aosta;

Ore 11,20 Esponente della componente Alternativa Libera Possibile (AL-P) del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 11,40 Esponente della componente UDC del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,00 Esponente della componente Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI-IDEA) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,20 Esponente della componente FARE!-PRI del Gruppo Misto della Camera dei Deputati;

Ore 12,40 Esponente della componente Movimento Partito Pensiero e azione (PPA-Moderati) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 13,00 Esponente della componente Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l’Italia (PLI) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati;

Ore 16,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale (FDI) della Camera dei Deputati;

Ore 16,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Democrazia Solidale – Centro Democratico (DeS-CD) della Camera dei Deputati;

Ore 17,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l’Italia, Moderati, Idea, Alternativa per l’Italia, Euro-Exit, M.P.L.-Movimento Politico Libertas) del Senato della Repubblica;

Ore 17,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Civici e Innovatori (CI) della Camera dei Deputati;

Ore 18,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE del Senato della Repubblica;

Ore 18,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti (CR) del Senato della Repubblica ed esponente della componente Conservatori e Riformisti (CR) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati.

Giornata di sabato 10 dicembre 2016

Ore 10,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie (LNA) del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 11,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà (SI-SEL) della Camera dei Deputati;

Ore 11,30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare ALA – Scelta Civica per la Costituente Liberale e Popolare del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 12,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD-UDC) del Senato della Repubblica e del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD) della Camera dei Deputati;

Ore 16,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà XVII Legislatura del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 17,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

Ore 18,00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Partito Democratico del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.



DIREZIONE PD - Chi si aspettava colpi di scena dall’intervento di Matteo Renzi durante la direzione nazionale del Partito democratico di oggi pomeriggio sarà rimasto deluso. Il segretario e premier uscente, come già anticipato ore prima da diversi organi di stampa, ha parlato per poco più di venti minuti illustrando quelle che saranno le richieste che il Pd avanzerà al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Ci sarà un passaggio interno da fare, un passaggio che credo sarà molto duro, ma che dovrà arrivare dopo aver affrontato crisi di governo che si sta per aprire ufficialmente. Siamo il partito di maggioranza relativa e dobbiamo dare una mano al presidente della Repubblica per trovare una soluzione”. Così ha esordito Renzi, spiegando il motivo del posticipo della discussione inizialmente prevista per oggi al Nazareno. Le strade che indicherà il Pd a Mattarella saranno ufficialmente due, ma di fatto l’ex premier ha aperto all’ipotesi di un governo di responsabilità nazionale: “Noi non abbiamo paura di niente e di nessuno, se le altre forze politiche vogliono andare a votare subito dopo la sentenza della Corte Costituzionale lo dicano chiaramente, se invece vogliono un nuovo Governo che scriva una nuova legge elettorale e che guidi gli importanti appuntamenti internazionali che ci aspettano nel 2017, il Pd si prenderà le sue responsabilità, ma non può essere il solo, perché abbiamo già pagato il prezzo, in un tempo non troppo lontano, della solitudine della responsabilità”. Chiaro il riferimento al governo Monti.

GOVERNO ISTITUZIONALE O RITORNO ALLE URNE - Si noti che il premier non si è rivolto a “tutte” le altre forze politiche (il Movimento 5 Stelle e la Lega di Salvini hanno già chiesto il voto anticipato) ma verosimilmente a Forza Italia, che sin da domenica notte ha assunto una posizione più attendista. E in un successivo passaggio il riferimento al partito di Silvio Berlusconi è quasi esplicito: “Sarebbe difficile sostenere che mentre noi in nome della responsabilità appoggiamo un governo di responsabilità nazionale, veniamo dipinti e tratteggiati come ‘il quarto governo non votato dal popolo, il quarto governo dopo il colpo di stato del 2011, il quarto governo figlio di un Parlamento illegittimo, il terzo governo figlio del trasformismo di Alfano e Verdini’. Se vogliamo la responsabilità, deve esserci per tutti”. Stando ai retroscena delle ultime ore, si direbbe quindi che Renzi abbia ceduto alle pressioni del Colle e delle correnti più influenti del Pd, prima fra tutte quella del ministro della Cultura, Dario Franceschini, da subito contrari al voto anticipato. Un’altra mezza scomunica all’accelerazione paventata dall’ormai ex premier era inoltre arrivata nel pomeriggio dall’ex presidente Giorgio Napolitano, che aveva definito “tecnicamente incomprensibile” un immediato ritorno alle urne. Lo scenario che si apre è dunque quello del governo istituzionale, sostenuto da un’ampia maggioranza parlamentare, un governo che sarebbe guidato dall’attuale presidente di uno dei due rami del Parlamento. Il principale indiziato è quello del Senato, Pietro Grasso. (Fas - 7 dic)

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