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direttore Paolo Pagliaro

I nomi dei debitori?
100 possono bastare

di Paolo Pagliaro

(9 gennaio 2016) Pare che anche quest’anno – come nel 2016 – una delle figure professionali più richieste sarà l’esperto in sofferenze bancarie. In un sistema zavorrato da 200 miliardi di prestiti che non tornano indietro, diventa fondamentale l’attività di chi sa come ridurre le perdite. Le funzioni vanno dall'analisi delle posizioni a rischio alle strategie di recupero, dal coordinamento dei legali alla rendicontazione. Occorre avere un mix di competenze che va dal diritto, alla matematica finanziaria, all’immobiliare. Bisogna intendersene di procedure fallimentari ma anche saper maneggiare termini come superficie commerciale e rendita catastale Lo stipendio non è altissimo - si parte da 27-28 mila euro l’anno - ma cresce rapidamente con l’esperienza, i risultati e i bonus.

Il lavoro non manca. Un milione e 200 mila italiani hanno ottenuto finanziamenti da 250 euro a 500 mila euro, e ora non sono in grado di restituirli. 6 miliardi di crediti dubbi si riferiscono a piccoli prestiti, inferiori a 30 mila euro. Valgono altri 7 miliardi le insolvenze da 30 a 75 mila euro. Ma il grosso del debito – 141 miliardi - è intestato a soli 32.600 soggetti, sia imprese che famiglie. Si deve a loro oltre il 70% delle sofferenze bancarie. In cima alla piramide ci sono 579 italiani che dovrebbe restituire 25 miliardi di euro.

Poiché se hai un piccolo debito il problema è tuo, ma se lo hai grosso il problema è della banca, i crediti in sofferenza hanno messo a repentaglio la stabilità dell’intero sistema creditizio.

Ieri il presidente dei banchieri italiani Antonio Patuelli ha proposto che venga emendata la legge sulla privacy così da consentire che siano resi noti i nomi dei primi 100 debitori insolventi delle banche salvate dallo Stato, a cominciare dal Monte dei Paschi di Siena. La proposta di mettere alla gogna i 100 grandi debitori è stata accolta con favore un po’ da tutti, compresi i debitori dal 101esimo posto in giù.

(© 9Colonne - citare la fonte)