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direttore Paolo Pagliaro

Ecco la madre
di tutte le bufale

Ecco la madre <br> di tutte le bufale

di Paolo Pagliaro

(27 gennaio 2017) L’antesignana della post verità, l’annuncio che si sarebbe aperta un’era in cui il verosimile avrebbe preso il sopravvento sul vero, dunque la madre di tutte le bufale, fu la rivelazione che il regime irakeno di Saddam Hussein possedeva armi di distruzione di massa.

Non era vero, come poi si seppe e come già allora, tra il 2001 e il 2002, si sospettava. Ma quella menzogna era necessaria per dare un fondamento giuridico e morale all’invasione e distruzione dell’Iraq, una guerra di cui sta ancora pagando le conseguenze il mondo. Soprattutto quello abitato dai bambini, le donne e gli uomini che hanno avuto la sventura di nascere tra il Tigri e l’Eufrate.

In un dossier che l’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) ha dedicato alla guerra globale della disinformazione, il giornalista Alberto Negri – inviato del Sole 24 Ore - racconta i dettagli di questa straordinaria manipolazione, recentemente riconosciuta come tale persino dalla commissione d’inchiesta del governo britannico, che allora la avallò.

Negri racconta come fu costruito il dossier che imputava a Saddam il possesso di un arsenale chimico e biologico che non fu mai trovato e costituì una delle basi legali per l’intervento militare che ha segnato l’inizio della disgregazione del Medio Oriente. La madre di tutte le bufale è nata dentro al sistema politico e di propaganda anglo-americano che non ha mai smesso di produrre verità di comodo. Gli altri, in particolare i russi e i cinesi, hanno combattuto con le stesse armi. Il risultato è che di menzogne come quella colossale sull’Iraq si continua a morire.

(© 9Colonne - citare la fonte)