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Università, Panizza: studenti di Roma Tre
ambasciatori della nostra lingua all'estero

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Università, Panizza: studenti di Roma Tre <br> ambasciatori della nostra lingua all'estero

(6 febbraio 2017) È vero che molti studenti universitari scrivono male e faticano a comporre una frase articolata, ma l’attenzione per la lingua italiana sta crescendo, soprattutto all’estero. Ne è convinto Mario Panizza, rettore dell’Università Roma Tre che, seppur condividendo “la preoccupazione che emerge dalla lettera aperta dei 600 docenti universitari” al governo e al parlamento, segnala una notizia positiva: “Da qualche anno – spiega Panizza - neolaureati di Roma Tre, selezionati da un bando pubblico, sono impegnati ad insegnare l'italiano all'estero”, dove la lingua italiana, tra l’altro, “è sempre più richiesta e la tendenza è in rapida crescita poiché sono in crescita le attività che l’Italia porta all’estero ad esempio nei settori dell’arte, della moda, del design, dell’enogastronomia”. Proprio per questo “è auspicabile un impegno sempre maggiore dei docenti universitari, di tutte le discipline, per sostenere le corrette espressioni della nostra lingua nei diversi settori del sapere” continua il rettore dell’università romana. I neolaureati chiamati ad insegnare l’italiano all’estero, grazie al progetto pilota voluto dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, affiancano i docenti che svolgono all’estero corsi di lingua e cultura italiana. Al progetto partecipano, oltre a Roma Tre, le Università per stranieri di Siena e di Perugia. Il bando annuale, per titoli, del progetto-pilota è riservato a neolaureati (laureati triennali e magistrali da non più di 24 mesi) con specifiche competenze didattico-metodologiche e linguistiche per svolgere attività di insegnamento della lingua italiana all’estero. La graduatoria viene inviata dal ministero degli Esteri agli enti gestori dei corsi, che chiamano i candidati più adatti alle proprie necessità – in relazione alla graduatoria per l’area linguistica di riferimento, al curriculum e alla conoscenza della lingua straniera richiesta – specificando la durata dell’incarico, le mansioni, le ore di impegno settimanale, il compenso e gli eventuali benefit accessori. L'attività prevista è per un anno, rinnovabile per una sola volta. L’ultimo bando si è chiuso il 12 gennaio scorso. (Red)


LA SCHEDA / POTENZIARE QUALITA’ E OFFERTA


“Questo progetto vuole potenziare la qualità e l'offerta dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero, tramite l'inserimento delle più innovative tecniche di insegnamento di cui i neolaureati sono portatori – sottolinea il rettore Panizza -. La collaborazione tra docenti locali e neolaureati inviati dall’Italia, tramite la condivisione di esperienze e competenze, oltre a qualificare l’offerta formativa può aprire percorsi professionali interessanti per i neolaureati”.

(© 9Colonne - citare la fonte)