Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Migranti, Italia e Tunisia contro
i trafficanti di esseri umani

Migranti, Italia e Tunisia contro <br> i trafficanti di esseri umani

Italia e Tunisia hanno firmato un accordo per la gestione concertata del fenomeno migratorio, con l’obiettivo di contrastare l'immigrazione irregolare, il traffico degli esseri umani e rafforzare le frontiere. La firma è avvenuta nel contesto della visita di Stato in Italia del presidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi. Con la Tunisia abbiamo “il compito comune di controllare meglio una parte del Mediterraneo e di contrastare i trafficanti degli esseri umani”, ha detto il ministro degli Affari esteri, Angelino Alfano, dopo la firma degli accordi con il suo omologo tunisino Khemaies Jhinaoui. La Tunisia è un alleato dell'Italia “nella lotta al terrorismo internazionale che non dà pace a paesi e continenti, afflitti dalle aggressioni" e in questo senso "abbiamo fatto un ottimo lavoro", ha proseguito Alfano.

COOPERAZIONE, AMBIENTE, CULTURA, SANITA’ - L’accordo per la gestione dei flussi migratori non è stato l’unico firmato oggi: le dichiarazioni congiunte illustrano le priorità di cooperazione bilaterale in diversi settori tra cui il partenariato per lo sviluppo, le interconnessioni elettriche, gli scambi giovanili, il rafforzamento della cooperazione in tema di sicurezza. Sottoscritto anche un accordo sulla Cooperazione allo sviluppo per il periodo 2017-2020, un programma esecutivo su cultura, istruzione e alta formazione, un accordo in materia di trasporto su strada di persone e merci, e un accordo tra il ministero della Salute italiano e il ministero della Sanità tunisino nel campo della salute e delle scienze mediche. “È una giornata importante per le relazioni tra Italia e Tunisia, che rafforza la nostra vocazione nel Mediterraneo e i nostri rapporti di amicizia – ha commentato ancora Alfano -. La nostra dimensione nel Mediterraneo ha un partner privilegiato nella Tunisia, una perla rara di democrazia in quella parte del mondo".

A SOSTEGNO DELLA DEMOCRAZIA TUNISINA - L'Italia, ha sottolineato il titolare della Farnesina, "sostiene la democrazia tunisina" e la aiuta "a rendersi sempre più forte: una democrazia giovane ma che avrà un lungo futuro davanti a sé". Gli accordi firmati sono la prova di “una collaborazione sempre più fruttuosa – ha continuato Alfano -. L'Italia ha lavorato per dare una mano allo sviluppo della Tunisia, per la formazione della guardia costiera e per tutto quello che riguarda gli equipaggiamenti". Ma quello di oggi, ha sottolineato il titolare della Farnesina, “non è il primo passo ma la prosecuzione dal punto di vista anche migratorio dell'accordo del 2011 tra l'allora premier Berlusconi ed Essebsi, allora primo ministro e ora presidente della Repubblica". Un accordo che "funziona, che oggi stiamo implementando - ha detto Alfano - e sul quale pensiamo di poter fare un lavoro comune soprattutto in mare". Il problema, infatti, ha concluso Alfano, "non è il numero alto di tunisini che arrivano in Italia ma la lotta ai trafficanti di esseri umani". Anche il capo della diplomazia tunisina ha sottolineato come l'accordo sui flussi migratori del 2011 abbia funzionato bene. Jhinaoui ha infatti ricordato che nel 2016 ci sono stati solo mille ingressi tunisini e circa 1.600 rimpatri dall'Italia alla Tunisia.

LA LEVA AMBIENTALE - Presenti alla cerimonia anche il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, il sottosegretario al Turismo Dorina Bianchi, il viceministro degli Affari esteri Mario Giro. Sul fronte ambiente, si rafforza la cooperazione tra Italia e Tunisia sull'energia pulita, il contrasto al cambiamento climatico, la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile. L'accordo si inquadra nell'ambito dell'attuazione dei piani nazionali di riduzione delle emissioni concordati nell'accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi. Tra i progetti e le attività, che il ministero dell'Ambiente cofinanzierà per un importo non superiore ai due milioni, sono previsti scambi di esperti e di studi tecnici, campagne di sensibilizzazione, formazione di capacità e trasferimento tecnologico. Per Galletti "si tratta di un'intesa di particolare importanza, che rafforza lo scambio con un Paese strategico nel Mediterraneo, che ha bisogno di far crescere la sua economia puntando sulla leva ambientale". (Sip – 9 feb)

(© 9Colonne - citare la fonte)