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ISMEA, PER LA SPESA ALIMENTARE
LIEVE CALO NEL 2016 (-0,5%)

ISMEA, PER LA SPESA ALIMENTARE <br> LIEVE CALO NEL 2016 (-0,5%)

(10 febbraio 2017) Dopo un 2015 in cui si era registrato un lieve recupero della spesa alimentare delle famiglie italiane, dai dati elaborati da Ismea emerge, nel 2016, una leggera contrazione su base annua pari allo 0,5%. I leitmotiv delle dinamiche continuano a essere la sobrietà negli acquisti, l’attenzione al risparmio e scelte guidate spesso da aspetti salutistici. La stagnazione poi dei prezzi al consumo, letta insieme al calo in valore dello 0,5% della spesa familiare per beni agroalimentari, indica di fatto una flessione delle quantità acquistate. Lo sostiene Ismea in una nota. Tendenza degli acquisti in valore negativa per i prodotti proteici (carni, salumi, uova e lattiero-caseari), mentre per le bevande, pressoché stabili su base annua, si registrano andamenti differenziati: positive le birre, tengono i vini, flessione di tre punti percentuali per le bevande analcoliche. Dei distinguo sono poi necessari fra “fresco sfuso” e “confezionato”. Flessione della spesa per i prodotti freschi, che rappresentano poco meno del 40% del totale (-4,8% su base annua) alla quale hanno contribuito i forti cali di carne (-5,3%) formaggi (-6,3%) e salumi da banco (-9,6%), mentre i prodotti confezionati, con un’incidenza complessiva del 60% sul carrello della spesa, segnano, nel 2016, una dinamica positiva con un recupero dell’1,8% sui valori del 2015.

http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9959

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