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Cooperazione, l’Italia finanzia l’ospedale pubblico Rafik Hariri

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(13 febbraio 2017) L’Italia rinnova il suo impegno nel rafforzare il sistema di salute pubblica libanese. La scorsa settimana è stato stipulato un contratto tra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), l’Ospedale universitario R. Hariri di Beirut - una delle poche strutture sanitarie pubbliche del Paese - e la società "Atom Medical Company SARL”. Il contratto prevede la fornitura di un X-Ray Blood Irradiator System: l’acquisto mira a fornire al Centro per il trapianto di midollo osseo dell’ospedale R. Hariri attrezzature mediche di ultima generazione. Il general manager dell’ospedale, Firas Abiad, nel ringraziare la Cooperazione italiana, ha evidenziato l’importanza che tale acquisto rappresenta in questo particolare momento storico in quanto aiuterà l’Ospedale a fronteggiare con maggiore efficienza le problematiche mediche legate a un sempre maggior afflusso di rifugiati siriani in Libano. Abiad ha concluso esprimendo forte gratitudine all’Italia per l’impegno assicurato. (Red)


LA SCHEDA / LA COOPERAZIONE ITALIANA IN LIBANO


La Cooperazione italiana allo Sviluppo in Libano sostiene gli sforzi per la progressiva stabilizzazione della vita socio-economica e politica del Paese. Attiva sia nel quadro delle iniziative di emergenza che in azioni di collaborazione bilaterale allo sviluppo, la Cooperazione italiana rappresenta uno dei partner di riferimento per il governo libanese, tanto da divenire interlocutore privilegiato per molti settori e nelle strategie di intervento in risposta alla crisi siriana. L’evoluzione della strategia d’intervento nel Paese, a partire dall’istituzione dell’Unità Tecnica Locale presso l’Ambasciata di Beirut nel 2006, ha seguito in maniera coerente le esigenze del Paese, finanziando in un primo momento programmi di emergenza nello scenario post-conflitto del 2006, a cui negli anni si sono affiancate iniziative con una prospettiva di sviluppo a più lungo termine.

(© 9Colonne - citare la fonte)