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Lo schema Pisapia
debutta a Padova

Lo schema Pisapia <br> debutta a Padova

di Paolo Pagliaro

(15 febbraio 2017) Un antipasto di ciò che potrebbe riservarci la politica italiana sta per essere servito a Padova, dove sono in arrivo elezioni anticipate in seguito alle dimissioni del sindaco della Lega, Massimo Bitonci entrato in rotta di collisione con Forza Italia. Dopo mesi passati a insultarsi, grazie ai buoni uffici di Niccolò Ghedini leghisti e forzisti sono tornati alleati e insieme ripresenteranno il sindaco uscente, che con un centrodestra unito ha buone possibilità di riconferma. E’ uno schema - quello della destra unita – che a dispetto delle polemiche Salvini-Berlusconi si replicherà anche in quasi tutti i grandi comuni che andranno al voto in primavera, a cominciare da Genova. 
Molte novità si annunciano anche nell’altro campo.

A Padova sta prendendo piede un’aggregazione simile a quella che ha in mente Giuliano Pisapia. Si chiama Coalizione civica e mette insieme, oltre a svariate sigle dell’arcipelago della sinistra che hanno rinunciato alle loro insegne, anche molti iscritti o ex iscritti del Pd.  Ci sono state quattro assemblee affollate, 13 gruppi di lavoro per mettere a punto il programma e domenica i mille che hanno sottoscritto il manifesto della Coalizione eleggeranno il candidato sindaco. Sono in corsa Floriana Rizzetto, che guida l’Anpi, e due docenti universitari, l’economista Arturo Lorenzoni e il filosofo Umberto Curi. Chi vince, se si faranno le primarie di coalizione, dovrà vedersela con il candidato del Pd,  l’imprenditore Sergio Giordani.  Una sfida dall’esito per niente scontato.  La terza forza, il Movimento 5 Stelle, parte dal 9% delle ultime comunali e punta al ballottaggio. Ma a Padova centro-destra e centro-sinistra sembrano più competitivi di quanto siano stati a Roma e Torino. 

(© 9Colonne - citare la fonte)