(22 febbraio 2017) Sarà inaugurata il 4 marzo al museo d'Arte di Lillehammer, in Norvegia, la mostra “In the light of Italy: una comunità artistica danese norvegese, 1879-1886”. L’esposizione racconta la storia di un gruppo di artisti danesi e norvegesi che inseguirono il loro sogno d’Italia ritirandosi nelle piccole città di Sora (nel basso Lazio) e Civita d’Antino (Abruzzo). Qui i pittori Peder Severin Krøyer, Eilif Peterssen, Christian Meyer Ross, Joakim Skovgaard, Kristian Zahrtmann, Theodor Philipsen e Viggo Pedersen svilupparono il loro stile pittorico verso un più grande realismo, ispirati dalla “luce italiana”, dal paesaggio monumentale e dalla suggestiva vita quotidiana dei loro abitanti. A inaugurare la mostra – organizzata dai musei Den Hirschsprungske Samling di Copenhaghen, Skovgaard Museet di Viborg e Lillehammer Kunstmuseum, in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Oslo - sarà il presidente del Parlamento norvegese, Olemic Thommessen. Per l'occasione il violoncellista italiano Emery Cardas e la violinista Berit Cardas terranno un concerto al museo. (Red)
LA SCHEDA / INNAMORATI DELL’ITALIA
Krøyer dipinse i suoi quadri famosi “Italian Field Laborers” e “Hatters in an Italian Village” proprio a Sora, mentre Eilif Peterssen vi dipinse il suo capolavoro “Siesta in an Osteria in Sora”, quadri che annunciavano il realismo nell’arte nordica. Krøyer, Peterssen e Ross furono pionieri nella scoperta di questa parte dell’Italia nel 1880, e un gruppo di artisti danesi si lasciarono ispirare da loro e vi si aggregarono nel 1883. Zahrtmann s’innamorò di Civita d’Antino, e vi tornò praticamente ogni estate dal 1880 fino al 1911, così come Ross passava quasi ogni estate a Sora fino alla sua morte nel 1904.