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“Looking for Eden”: concerto di musica
etnica e jazz di Enzo Favata

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“Looking for Eden”: concerto di musica <br> etnica e jazz di Enzo Favata

(2 marzo 2017) Enzo Favata, sassofonista jazz, affronta un solitario viaggio musicale attraverso i suoi strumenti acustici e le sue estensioni elettroniche. Ne scaturisce un paesaggio sonoro insolito, dove strumenti come il clarinetto basso e il sax soprano assumono un’importanza e un fascino surreali. Melodie arcaiche che si abbinano a complesse costruzioni armoniche legate alla tradizione del canto polifonico della Sardegna – la sua terra di origine - ma attraverso le differenti culture del mediterraneo. La sua musica è pronta a incantare il pubblico giapponese: il 23 marzo Favata si esibirà all’Istituto italiano di cultura di Tokyo in un concerto dal titolo “Looking for Eden”. Favata inizia l'attività come jazzista nel 1983 e nel 1988 forma un quartetto che coniuga la musica etnica della Sardegna con l'improvvisazione jazz e quella delle musiche etniche di altri paesi del mondo. È noto anche come compositore di colonne sonore, per il cinema e il teatro, la radio e la televisione. Favata è inoltre Direttore del Festival Musica sulle Bocche, che ogni estate si svolge presso Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, con il coinvolgimento di ospiti internazionali. (Red)


SCHEDA / L’IIC


La storia dell’Istituto italiano di cultura di Tokyo risale al 1939, una data memorabile legata al gesto generoso del Barone Takaharu Mitsui che donò allo Stato Italiano un terreno di sua proprietà da destinare alla fondazione della Casa di Cultura Italiana. L’inaugurazione avvenne nel marzo 1941 alla presenza dei Principi Imperiali. L’attività dell’Istituto tuttavia fu breve. Nel 1945, durante la Seconda guerra mondiale, un bombardamento aereo distrusse l’edificio. Nel 1959 l’Istituto venne ricostruito interamente e la sua attività riprese a pieno ritmo grazie all’opera dei direttori che si sono impegnati, alternandosi sino ad oggi. A partire dal 1997 l’insegnamento dell’italiano ebbe una spinta propulsiva che vide il numero degli iscritti salire in poco tempo alla cifra attuale di 4.000 unità per anno. Nel luglio del 2003 cominciano i lavori, ad opera della società Kajima, per restaurare radicalmente l’edificio, che viene inaugurato nell’ottobre del 2005.

(© 9Colonne - citare la fonte)