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8 marzo, l’Università di Roma Tre
per le studentesse africane

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8 marzo, l’Università di Roma Tre <br> per le studentesse africane

(8 marzo 2017) In occasione dell’8 marzo, l'Università degli Studi Roma Tre invita a un gesto di solidarietà nei confronti delle studentesse africane. L’ateneo aderisce al progetto “Una laurea per una laurea", iniziativa promossa dalla Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus per garantire il diritto allo studio universitario a giovani donne in università africane. “La laurea è una tappa fondamentale per tutti i giovani, essenziale per lo sviluppo e la crescita di una nazione – si legge in una nota dell’Ateneo -. In molti Paesi, tuttavia, l’accesso all’istruzione superiore è ancora difficile. È questo il caso del continente africano, dove la Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus è impegnata nel progetto ‘Una laurea per una laurea’ per garantire il diritto allo studio universitario a giovani donne in università africane”. L'iniziativa “Una laurea per una laurea” si rivolge ai neolaureati, alle loro famiglie e ai loro amici affinché, in occasione dell’esame di laurea, donino una somma di qualsiasi entità, che andranno a finanziare borse di studio universitarie destinate ad una o più ragazze per l’educazione superiore in Africa. I proventi raccolti saranno destinati a fornire sostegno a studentesse provenienti da famiglie prive di mezzi, che altrimenti non avrebbero possibilità di affrontare e concludere gli studi. (PO / Red)


SCHEDA / LA FONDAZIONE RITA LEVI-MONTALCINI

La Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus mira a sostenere l’istruzione femminile nel continente africano per due motivi. Il primo è dare a ogni donna tutti gli strumenti per sviluppare pienamente le proprie capacità permettendole di sfuggire alle discriminazioni e consentendole di svolgere con dignità il ruolo che le spetta nella società. Il secondo è che l’istruzione delle donne fornisce un apporto essenziale allo sviluppo economico, sociale e culturale di un’intera società. La Fondazione è riuscita finora ad aiutare oltre 12 mila bambine, ragazze e donne di oltre 36 Paesi africani contribuendo al finanziamento di oltre 150 progetti, dall’alfabetizzazione di primo livello a corsi di informatica in inglese. L’istruzione universitaria è, naturalmente, la più costosa.

(© 9Colonne - citare la fonte)