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“Non si paga! Non si paga!”, il teatro
di Dario Fo in scena in Libano

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(14 marzo 2017) Appuntamento a Beirut con il grande teatro di Dario Fo: la commedia “Non si paga! Non si paga!” del 1974 sarà messa in scena, nell’adattamento di Lina Abyad, presso l’Irwin Theatre dal 14 al 19 marzo. L’evento è organizzato dalla Lebanese American University, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Beirut. L’inflazione ha raggiunto un massimo storico. La frustrazione spezza la tensione nel momento in cui Antonia capeggia una rivolta presso il supermercato locale e saccheggia l'edificio. Antonia e la sua amica, Rita, cercano disperatamente di nascondere i beni 'liberati' dai rispettivi mariti e dalla polizia, prima che le raggiungano. In sottofondo a questa energica commedia sociale, Dario Fo affronta questioni molto serie, estremamente rilevanti per il pubblico. In un mondo che crede che cibo e alloggio non siano un privilegio, vi sono sempre più persone, ovunque, che non sono in grado di permettersi cibo e alloggio decenti. (Red)

 


SCHEDA / l’IIC

L’Istituto Italiano di Cultura di Beirut è stato istituito nel 1952 ed è stato sempre aperto anche durante i terribili anni della guerra civile (1975-1990). Quando Beirut fu divisa dalla linea verde in Beirut est e Beirut ovest, venne aperta la succursale a Zouk Mikhael, zona a predominanza cristiana, ed una sezione informale presso la Scuola St. Elie dei Padri Carmelitani a Tripoli. Questa presenza costante ha creato un clima di stima e di fiducia negli interlocutori locali, istituzionali e non, che considerano l’Istituto un referente imprescindibile in ambito culturale. Il primo direttore dell’Istituto di Cultura è stato il prof. Martino Mario Moreno (1952-1956); arabista e profondo conoscitore delle tradizioni locali e a lui si deve tra l'altro una pregevole traduzione in lingua italiana del Corano. A cinquant’anni di distanza l’Italia ha voluto ricordarne l’opera intitolandogli l’Istituto che dal 28 ottobre 2005 è denominato Istituto Italiano di Cultura “Martino Mario Moreno”.

(© 9Colonne - citare la fonte)