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direttore Paolo Pagliaro

Montanari e Colangeli portano in scena 'Aspettando Godot'

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

Montanari e Colangeli  portano in scena 'Aspettando Godot'

ROMA, MONTANARI E COLANGELI IN “ASPETTANDO GODOT”

Giorgio Colangeli e Francesco Montanari sono un Vladimiro e un Estragone d'eccezione nella messinscena a pianta centrale di Filippo Gili di uno dei testi capisaldo della drammaturgia mondiale, quell' “Aspettando Godot” che continua a rivoluzionare il nostro modo di sentire e intendere il teatro e l'uomo. Al loro fianco, Riccardo De Filippis e Giancarlo Nicoletti prestano voce e corpo a Pozzo e Lucky, completando un cast straordinario, per quello che si preannuncia uno degli eventi di questa stagione teatrale. Per sole sei esclusive repliche, l'appuntamento con Godot è allo Spazio Diamante di Roma, dal 24 Marzo al 2 Aprile, dal venerdì alla domenica. “Aspettare Godot come aspettare ‘il domani’. – si legge nelle note di regia - Un domani che ‘ogni oggi’ sarà domani. L’ombra che non s’afferra. Il cane che non se la può mordere, la coda. Nella trappola psichica di un futuro talmente vicino, ‘domani’, da sembrar prendibile. Ma che nessuno ha davvero voglia di veder comparire. Perché se li mettessimo sotto ipnosi, Didi e Gogo esprimerebbero la paura di vederselo inverato, questo domani, questo agire, questo futuro dietro un angolo costante e tondo, continuo, prossimo ma non afferrabile. E’ il paradigma massimo di un ponte costante, questo testo; che come nessun’altra opera rappresenta lo ‘statuto opaco’ della contemporaneità. E non si può che tentare di favorirla, questa scarsa nitidezza. Mettere in scena la molle, elastica contraddizione fra positivismo del cervello e quel medioevo della psiche che vuole fermarla, la realtà: fosse anche una disgraziata realtà. Perché più del domani, sia il ‘forse’, a trionfare. Uno stagno mistico del vivere che la fischietta, la paura di morire; bleffandola di un infinito, ripetitivo oggi ‘aperto’. Sotto un albero ‘unica cosa viva’.  E sopra una terra mobile, spaventata, angosciata d’essere la casa, di questa perversità”. L’appuntamento è  allo Spazio Diamante (via Prenestina 230b – Roma) dal 24 marzo al 2 aprile. Venerdì e sabato 21 - Domenica 18.

 

ROMA, GRAZIA SCUCCIMARRA TORNA IN SCENA: “CHIEDO I DANNI”

Dopo il grande successo di pubblico e di critica Grazia Scuccimarra riproporrà al Teatro degli Audaci  di Roma, da giovedì 23 marzo alle  21 a domenica 2 aprile,  l’esilarante spettacolo dal titolo “Chiedo i danni”, di cui è autrice. Grazia Scuccimarra, grande attrice comica, ci divertirà ancora una volta, attingendo al suo talento, all’amore per il mondo, alla curiosità sempre viva per quello che accade intorno a noi. Intanto, chiede i danni. Anzi, le piacerebbe una bella ‘class action’, visto che non c’è persona che non sia delusa dalla famiglia, dalla politica, dai rapporti umani in genere. E’ stata mortificata la scala dei   valori  in  cui  abbiamo creduto per una vita, vacilla il naturale diritto ad invecchiare serenamente, per non dire del diritto dei giovani a vivere gioiosamente. Ma Grazia, come una leonessa, continua a darsi   da   fare: anche se tutto quello per cui si è spesa è andato in mille pezzi, lei non rinuncia a raccattare qua e là briciole dei suoi sogni, per rimettere in piedi qualcosa che somigli a una donna, a un uomo, a uno Stato, alla società civile. Due brillanti e scoppiettanti ore di palcoscenico nelle quali l’autrice con la sua ben nota vena satirica, renderà le sue frecciate occasione, come sempre, di risate e applausi. E mentre raccoglie, incolla, ripara le tessere del mosaico della nostra vita, lei ride e ci fa ridere di tutto quello che ci circonda, con la sua verve, pungente, allegra e più che mai amorevole.  “Chiedo i danni”  gode di un ritmo battente, di tempi comici eccellenti e di molti momenti felici e irresistibili, che offrono l’occasione di grandi risate ed applausi a scena aperta.   Musiche di Grazia Scuccimarra e di Pino Cangialosi, luci di Flavio Bruno. L’appuntamento è dal  23  marzo  al  2 aprile  da giovedì a sabato alle 21 -  domenica  18.  Al Teatro degli Audaci in via Giuseppe De Santis, 29 Roma.

ROMA, LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE IN “APNEA”

Reduce dal successo della tournée “Io sono Misia” (in cui dà voce a Misia Sert, pianista di origine polacca che fu musa ispiratrice di Marcel Proust, Toulouse-Lautrec, Renoir) LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE salirà sul palcoscenico della Sala Petrassi (Auditorium Parco della Musica, domenica 2 aprile alle 19), per la prima volta insieme al Sestetto Stradivari dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per presentare il suo nuovo spettacolo: “Apnea”, un atto unico di Federica De Paolis, per la regia di Francesco Zecca; una storia mozzafiato tra teatro e musica, un dialogo tra l’interprete e i sei musicisti che si cimenteranno in Verklärte Nacht (Notte Trasfigurata) di Arnold Schönberg. Apnea è la storia di una bambina di nove anni la cui esistenza è sconvolta in seguito alla separazione dei genitori. Siamo nel 1980, quando Francesca cambia casa e viene catapultata in nuovo quartiere, una nuova scuola, nella nuova vita della madre. Dopo un interregno di dolore e silenzio, quando le cose sembrano andare per il meglio, una violenza strisciante eppure manifesta si affaccia nella vita delle due donne. La “bestialità” ha un ruolo fondamentale, è un vero e proprio personaggio che s'insinua nelle giornate, si moltiplica e scivola via come essenza liquida. Eppure non è denunciata, cammina parallela: segreta e costante. Apnea, è una riflessione sulla violenza che germoglia nella vita degli adulti e dei bambini, generando altra violenza, senza essere messa in discussione, accettata come gesto quotidiano: riconosciuta come lessico familiare. Il testo viene accordato alla musica di Schönberg - Verklärte Nacht - con cui spartisce i riferimenti drammatici inequivocabili: le voci degli strumenti riflettono quelle dei personaggi; le dissonanze, la malinconia, la normalità del dolore sono i punti in cui si incontrano le due partiture. Le pause e le riprese, come il trattenersi del fiato, l'apnea che precede la paura.

 

MILANO, TORNA AL PICCOLO TEATRO STREHLER “NON TI PAGO”

Dal 21 marzo al 2 aprile al Piccolo Teatro Strehler di Milano torna l’ultima regia di Luca De Filippo, un classico della comicità di Eduardo: “Non ti pago” con Gianfelice Imparato e Carolina Rosi. Luca De Filippo se n’è andato appena spenti gli applausi al suo ultimo spettacolo, Non ti pago, che, nel novembre 2015, tenne il palcoscenico del Teatro Strehler, con enorme successo ogni sera, per due settimane. Non aveva potuto recitare, Luca De Filippo, ma lo spettacolo era suo e il pubblico di Milano così lo ha sentito, capito, amato.  La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo ha deciso di riproporre lo spettacolo sia per portare avanti quelli che erano i progetti di Luca sia per dare compimento al suo desiderio di non fermare il lavoro della compagnia: «Luca ci mancherà sulla scena, ma ci ha lasciato una precisa ed accurata regia, fedele ai tempi e alla scrittura di suo padre con una modalità tutta sua di dare continuità alla tradizione senza rinunciare a una propria identità». Come lo stesso Luca De Filippo aveva stabilito, a sostituirlo è stato chiamato Gianfelice Imparato, un attore che con Eduardo si è formato e che, nei panni di Ferdinando Quagliuolo, si è dimostrato perfettamente a suo agio. Ad interpretare il ruolo di sua moglie Concetta è Carolina Rosi, figlia di Francesco, uno dei grandi Maestri del cinema italiano, che da anni in compagnia interpreta i principali ruoli femminili.
 Non ti pago fa parte della produzione dei “giorni pari” ed è uno dei testi più noti della prima drammaturgia eduardiana. Andato in scena per la prima volta nel 1940, è una storia che parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata, che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria non rinuncia però alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.
Non ti pago è commedia tra le più brillanti del repertorio eduardiano che lo stesso grande drammaturgo napoletano ha definito «una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia mai scritto». Ferdinando Quagliuolo, gestore di un botteghino di banco lotto a Napoli, gioca con accanimento ma non indovina mai un numero vincente. Al contrario, il suo impiegato e futuro genero Mario Bertolini, interpretando i sogni, colleziona vincite su vincite fino ad arrivare a “fare quaterna” con i numeri dati in sogno dal defunto padre del suo datore di lavoro. Accecato da una feroce invidia Don Ferdinando si rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma per se. Egli sostiene che lo spirito di suo padre avrebbe commesso un involontario scambio di persona recandosi per errore nella vecchia abitazione della famiglia Quagliuolo dove ora risiede il giovane Bertolini. La commedia si sviluppa intorno ai vari tentativi di Ferdinando di appropriarsi del biglietto vincente con esasperate contese, dispute surreali e grottesche maledizioni. Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi, 2 – M2 Lanza), dal 21 marzo al 2 aprile.

 

BARI, PINO & GLI ANTICORPI IN “L’ERBA VOGLIO”

Un viaggio attraverso i diversi generi comici, fino ad arrivare alla meta: ridere, ma in maniera un po’ più consapevole. Il 25 marzo Pino & Gli Anticorpi arrivano sul palco del Teatro Palazzo di Bari (Corso Sonnino 142/D) con lo spettacolo “L'erba voglio”, il nuovo spettacolo in cartellone nella stagione 2016/2017 a cura del direttore artistico Titta de Tommasi. Il duo comico sardo, formato dai fratelli Michele e Stefano Manca, prende per mano lo spettatore e lo guida attraverso frenetici momenti che ricordano i successi televisivi di Colorado, con gli sketch di Pino La Lavatrice e i suoi tormentoni. Non mancano le incursioni nell'avanspettacolo, rivisitato per l'occasione, nel teatro e nei suoimonologhi, e persino nello strampalato mondo nel linguaggio dei clown. “La nostra è una comicità italiana con un po' di accento sardo” scherza il duo sassarese, “e lo spettacolo un work in progress, in evoluzione continua, proprio come i nostri personaggi”. Pino & Gli Anticorpi è un duo comico nato nel 1994. Nel 2001 entrano nel cast di Scherzi a Parte, nel 2005 inizia la collaborazione con Colorado Cafè, dove raggiungono un buon successo che li porta in tour con lo spettacolo teatrale Collection Vol. 2. Nel 2016, si esibiscono durante la terza serata del Festival di Sanremo, in cui registrano il picco di share e sono protagonisti, assieme a Caterina Murino, del film comico Bianco di Babbudoiu, il loro esordio cinematografico, girato interamente in Sardegna.(17 mar - red)

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