Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Vicenza: in mostra
il design
di Cleto Munari

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Vicenza: in mostra <br> il design <br> di Cleto Munari

VICENZA: IL DESIGN DI CLETO MUNARI

Si tiene fino al 10 giugno, a Palazzo Chiericati di Vicenza, in uno scenografico allestimento, la mostra “Mondocleto. Il design di Cleto Munari” che presenta 100 opere che raccontano genio, gioco, gusto e storie di premi Nobel, archistar e artisti che con lui hanno lavorato. Negli stessi giorni della mostra a Vicenza, villa Pisani Bonetti Bedeschi a Bagnolo di Lonigo - opera di Andrea Palladio - ospita una seconda selezione di opere di Cleto Munari, in particolare una preziosa collezione di vasi nella loggia centrale e alcuni arredi nelle sale laterali, tra spettacolari elementi architettonici curati dall’architetto Peruzzo. Nato Gorizia, Cleto Munari è vicentino d’adozione. La sua storia di designer ha inizio negli anni ‘70 quando, dagli incontri con alcuni personaggi importanti nel mondo dell’architettura nacque la sua grande passione per l’arte e il design. Tra le innumerevoli collaborazioni intraprese, rivestono un ruolo chiave quella con Carlo Scarpa e Ettore Sottsass, che lo inspirarono e gli lasciarono in eredità il gusto per la bellezza.  

 

VIAREGGIO: IL MASTORNA DI FELLINI

La mostra “Il Viaggio di Mastorna. Il sogno di un film messo in scena”, che si tiene fino al 30 aprile alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, presenta un progetto del Centro Sperimentale di Cinematografia su cinque pellicole mai girate a partire dal Mastorna di Federico Fellini, presentato in anteprima mondiale al Lucca Film Festival e Europa Cinema 2017. Gli studenti del Dipartimento di Scenografia, dopo un’analisi scrupolosa degli appunti, degli schizzi per i costumi e i personaggi e delle tante interviste in cui Fellini parlava del suo film, hanno tradotto i tanti spunti in immagini che presentano adesso a Viareggio sotto forma di 50 tavole esecutive delle scene.  

 

MASSA: “ENJOY FORGETTING” VIDEOARTE

Le sale del Palazzo Ducale di Massa ospitano, fino al 18 aprile, la mostra “Enjoy Forgetting” che presenta sette opere video di artisti internazionali tra più interessanti nel panorama contemporaneo. La mostra è introdotta nella prima sala dal sintetico quanto efficace “Homo Homini Lupus” di Filippo Berta (Bergamo 1977), spietato ritratto metaforico dell’Italia di oggi. Si prosegue con il doppio video “Dependencia mutua” di Eulalia Valldosera (Barcellona, Spagna, 1963) in cui, come spesso nella sua ricerca, l’artista indaga i rapporti dialettici tra servo e padrone in questo caso interpretati da una collaboratrice domestica di origini ucraine, testimone di una triste fenomeno di umile immigrazione nel nostro paese, e dalla scultura romana dell’Imperatore Claudio. Il magnifico salone tardo rinascimentale di Palazzo Ducale, testimone dei fasti della dinastia Cybo Malaspina, si trasforma in sala video accogliendo quattro grandi proiezioni in cui lo spettatore è inviato ad immergersi e lasciarsi trasportare nelle atmosfere sospese delle quattro opere. I simboli architettonici della ex Jugoslavia sono il soggetto di  “Monument” di Igor Grubic (Zagabria, Croazia 1969) mentre in Still in Life di Raffaela Mariniello (Napoli, 1961) possiamo leggere un’amara rassegnazione mista ad una chiara accusa di immobilismo della classe dirigente napoletana che ha assistito muta al triste incendio doloso di Città della Scienza nel 2013, riaperta solo pochi giorni fa.  Con il video “Atlante” invece Francesco Jodice (Napoli, 1965) ci introduce in un percorso temporale costruito come un flusso di materiale di repertorio del secolo breve. Ritraendo l’Atlante Farnese in un epico piano sequenza, l’artista erge a simbolo dello squilibrio il mitologico titano condannato a sorreggere sulle spalle per l’eternità il peso della storia dell’umanità. Infine col magistrale sarcasmo che lo caratterizza,  Nasan Tur (Offenbach Germania, 1974) rappresenta con piglio ludico l’ignobile predisposizione dell’uomo all’illusione.   

 

ROMA: STORIA NATURALE DELL’INNOMINABILE

 

Al Bioparco di Roma La mostra “La cacca: storia naturale dell’innominabile”, fino al 30 giugno nella Sala degli elefanti, trae origine dall’omonimo libro della zoologa inglese Nicola Davies ed ha l’obiettivo di far conoscere, in maniera divertente, la naturalità di questo materiale da molteplici punti di vista, a partire da quello fisiologico per arrivare a quello naturalistico ed ecologico, con un filo conduttore: senza la cacca degli animali non ci sarebbe terra fertile e quindi non ci sarebbero gli alberi, l’ossigeno, il cibo, non ci sarebbe la vita. La rassegna è costituita da dieci sezioni interattive in cui si trovano installazioni tridimensionali e modelli realistici, fra cui due dinosauri con escrementi fossili. E poi la “cacca machine”, una macchina didattica che illustra il processo digestivo a partire dal cibo ingerito. Il tutto per apprendere che ben pochi altri materiali si prestano a una simile varietà di utilizzi. La cacca infatti è fonte di cibo, è mezzo di comunicazione, di identificazione, è combustibile, è materiale da costruzione, fertilizzante, nascondiglio, etc. Attraverso pannelli esplicativi, sagome a grandezza naturale di animali come lontra, tasso, impala e ippopotamo e relative cacche, il visitatore può apprendere come in natura le feci costituiscano una forma di comunicazione. Molte specie animali, uomo incluso, possono utilizzare la cacca come risorsa per comunicare, come materiale da costruzione, come combustibile, fertilizzante o mezzo di difesa. La cacca infatti può servire per costruire, è il caso dell’uccello fornaio o di alcune popolazioni africane che utilizzano la cacca per costruire le capanne; o può essere utilizzata per scaldare. La cacca secca di bufalo, ad esempio, viene utilizzata come combustibile o, come concime. Una postazione interattiva permette di calarsi nei panni di scienziati al lavoro: paleontologi che studiano la cacca fossile, zoologi che analizzano il contenuto di una cacca di volpe, medici/veterinari per osservazione al microscopio di vetrini di feci con parassiti, etologi per rilevare e riconoscere varie tipologie di cacche lungo un percorso allestito.  

 

ROMA: ARTE SOCIAL SU INSTAGRAM

Nasce #ScrollTheExhibition, la prima mostra social lanciata sul canale Instagram della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma: un grande mosaico della mostra #MuseumBeautyContest che prende vita attraverso una panoramica a 360 gradi grazie a oltre 150 foto. Tutti possono scoprire l’allestimento del Salone Centrale del museo con i suoi 70 ritratti esposti navigando da telefono o tablet: sul profilo ufficiale @lagallerianzaionale si può infatti “visitare” la mostra come se si fosse in sala. Una scelta che colloca i Musei Italiani all’avanguardia e verso una modalità di fruizione delle opere sempre più social e digital, avvicinando le collezioni dei musei anche a un pubblico sconfinato come quello degli utenti dei social media. Dal ritratto di Giuseppe Verdi e quello di Mademoiselle Lanthèlme di Boldini, a quello di Jane Morris firmato Dante Gabriele Rossetti, da Palma Bucarelli a Modigliani, da De Chirico alle Tre Età di Klimt: 70 ritratti rivivono e si materializzano in uno “scroll” sul cellulare o su tablet. Il Museum Beauty Contest, La mostra dei ritratti è aperto a chiunque voglia partecipare con il proprio voto: lagallerianazionale.com/museum-beauty-contest. Dopo le votazioni del pubblico, che sta esprimendo infatti le proprie preferenze online sul sito o con l’apposita scheda nelle urne in Galleria, c’è grande attesa per il gran finale del 27 marzo, con una vera e propria cerimonia che consacrerà i vincitori anche come testimonial ufficiali della Galleria Nazionale nel mondo.

(© 9Colonne - citare la fonte)