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TERRORISMO, MINNITI: RAFFORZATI CONTROLLI

TERRORISMO, MINNITI: RAFFORZATI CONTROLLI

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, a seguito dei tragici fatti di Londra, ha presieduto questa mattina al Viminale una riunione straordinaria del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (C.A.S.A.), alla quale hanno partecipato i vertici nazionali delle Forze di Polizia e dei servizi di Intelligence e l’ufficiale di collegamento di Scotland Yard a Roma. Nel corso della riunione è stato deciso di tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio. Minniti, ha chiesto di rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone anche in vista delle cerimonie celebrative del 60.mo anniversario della firma dei Trattati di Roma e verso i luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori. “Tutte le forze di Polizia e la rete dei servizi di Intelligence saranno impegnati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo” si legge in una nota. Infine, su indicazione del ministro, il C.A.S.A. sarà riunito in seduta permanente. Ed oggi la Polizia, nel corso dell’operazione denominata Da’Wa, ha smantellato una cellula terroristica che faceva proselitismo sul web. Arrestati tre tunisini e un marocchino che orbitavano tra Perugia, Milano e la Germania. Inoltre sono stati perquisiti i domicili di un tunisino ed un algerino mentre si ricerca un tunisino, residente a Perugia, al momento irreperibile. A tutti gli indagati è stata contestata l’istigazione a delinquere con l’aggravante di aver commesso il fatto attraverso l’uso del mezzo informatico con finalità di terrorismo poiché hanno postato sui social centinaia di post, con scritti, foto e video) inneggianti le azioni dell’Isis. L’indagine, partita dal monitoraggio della rete web condotto dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia, ha portato alla scoperta di account Facebook legati all’Italia ed in particolare a Milano. E’ stato anche accertato che gli indagati usavano più profili Facebook, tutti a loro riconducibili e che quasi sempre le connessioni avvenivano agganciandosi a reti wireless che ne assicuravano l’anonimato. Ad eccezione del cittadino tunisino ora ricercato, che svolgeva saltuaria attività lavorativa come pizzaiolo a Perugia, tutti gli altri indagati si trovano in posizione irregolare sul territorio nazionale e sono dediti allo spaccio di stupefacenti. Le indagini sono state svolte dai poliziotti del Compartimento Polizia Postale di Perugia, coadiuvati da quelli del Compartimento Polizia Postale di Milano, sotto il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, insieme al personale della Digos e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Milano, del Servizio Polizia Scientifica di Roma e di quello del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia.

 


(23 Mar - Red)

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