(24 marzo 2017) L’ambasciatore d’Italia a Yangon, Pier Giorgio Aliberti, ha concluso la sua visita in Kayin e Mon, situati nel Myanmar sud-orientale: un’occasione per incontrare i governatori degli Stati interessati, i rappresentanti dei partiti politici regionali, i delegati impegnati nel delicato processo di pace in corso in Myanmar e i Vescovi cattolici attivi nella regione. “Anche in regioni periferiche del Myanmar come gli Stati Kayin e Mon – spiega il diplomatico - si possono presentare interessanti opportunità economiche per le imprese italiane, ad esempio nei settori delle infrastrutture e dell'energia”. L’ambasciatore Aliberti ha inoltre sottolineato il costante impegno dell’Italia a favore della transizione democratica e del processo di pace in Myanmar, ricordando i numerosi progetti portati avanti dal nostro Paese ed esplorando possibili nuove forme di collaborazione per il futuro. (Red)
SCHEDA / LA COOPERAZIONE ITALIA-MYANMAR
La cooperazione politica, per anni fortemente condizionata dal quadro istituzionale del Myanmar, caratterizzato da una dittatura militare, si è rapidamente sviluppata in senso positivo in seguito alle riforme introdotte negli ultimi anni. La corretta tenuta delle elezioni dell’8 novembre 2015 e il conseguente insediamento di un nuovo governo, il 30 marzo 2016, hanno dato una ulteriore spinta in tale direzione. Nell’aprile del 2016 l’allora ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, è stato il primo rappresentante di un governo straniero a essere ricevuto dal nuovo capo di stato e di governo e il secondo ministro degli Esteri a incontrare l’omologa birmana, Aung San Suu Kyi. Nel corso della visita, è stato espresso il continuo, convinto pieno sostegno dell’Italia al processo di transizione democratica in Myanmar. L’Italia si colloca, infatti, in primo piano tra i partner che hanno incoraggiato il Paese a intraprendere il cammino verso la democrazia e lo sviluppo socio-economico, mostrando in ogni occasione, anche concretamente, sentimenti di simpatia e apprezzamento. Un particolare ringraziamento è stato tributato all’Italia per il contributo fornito nella conservazione del patrimonio culturale del Myanmar – settore nel quale l’Italia, in collaborazione con Unesco, si è particolarmente impegnata – e per la parziale cancellazione e conversione del debito, accompagnata dall’impegno per una più equa distribuzione delle risorse e per il pieno sviluppo socio-economico del Paese.
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