(28 marzo 2017) “Sono cresciuto in una umanità che mi piaceva definire pangermanica e l’ho poi ritrovata in giro per l’Europa orientale e meridionale. C’è voluto tempo, da molti anni desideravo esibirmi in queste terre prese in prestito dall’origine, e sono contento che questo viaggio inizi proprio con questo disco, per la materia umana di cui è fatto”. A parlare è Vinicio Capossela: a grande richiesta, il 28 aprile, uscirà ufficialmente in Germania, Austria e Svizzera “Canzoni della Cupa”, il suo ultimo album. Il disco in Italia è entrato direttamente al primo posto della classifica FIMI ed è stato certificato Oro. La celebre rivista inglese Mojo lo ha definito “la più grande opera” del cantautore. Capossela sarà inoltre in tour in Germania e Svizzera: l’11 maggio a Stoccarda, il 12 maggio a Monaco di Baviera, il 14 maggio a Zurigo, il 15 maggio a Francoforte, il 16 maggio a Amburgo, il 18 maggio a Berlino, il 28 luglio a Magonza e il 29 luglio al Burg Herzberg Festival. Il tour è organizzato dall’agenzia di uno dei più affermati promoter tedeschi, Berthold Seliger. “L’emigrazione – racconta Capossela - è cambiata e ora non andiamo nei Paesi europei da emigranti ma da concittadini, ed è il progresso più grande io credo che abbiamo fatto nella nostra storia, progetto che tanto più va difeso ora. E forse anche guardare il peso della nostra ombra, di quegli spettri lasciati dai nostri genitori nei paesi d’origine, ci può aiutare a sentire più da vicino, più fraternamente il viaggio, lo sradicamento che altri uomini devono compiere, senza avere il privilegio di essere concittadini di nessuno”. (red)
SCHEDA / IL TOUR IN ITALIA E LA BAND
In questi mesi sta riscuotendo un grande successo il tour italiano di Vinicio Capossela “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi”, con cui l’artista porta nei teatri la seconda parte di “Canzoni della Cupa” e brani di repertorio legati a doppio filo all’immaginario oscuro e misterioso dell’Ombra. Molto più di un concerto, ogni tappa è uno spettacolo di evocazioni immaginifiche fatte di riflessi e ombre che prendono forma su una scenografia di tulle e specchi, grazie al lavoro della scenografa e animatrice d’ombre Anusc Castiglioni, con piccole macchine sceniche costruite da Max Zanelli. La band che accompagna Vinicio Capossela è formata da: Alessandro “Asso" Stefana (chitarra, armonio e campionatori), Glauco Zuppiroli(contrabbasso), Vincenzo Vasi (percussioni, campioni, theremin, voce), Peppe Leone (tamburi a cornice, percussioni, mandolino, violino agricolo, voce), Giovannangelo De Gennaro (viella, flauti, aulofoni, strumenti antichi e voce) ed Edoardo De Angelis (violino). L’ingegnere del suono è Taketo Gohara. Il progetto luci è di Daniele Pavan, con la supervisione artistica di Loic Hamelin. Il direttore di produzione è Michele Montesi.
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