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In Italia il populismo
è di lotta e di governo

In Italia il populismo <br> è di lotta e di governo

di Paolo Pagliaro

(31 marzo 2017) Dal 2010 al 2013 la biblioteca dell’Università della California si è arricchita di 1046 libri che hanno per oggetto il populismo e che si si sono aggiunti agli altri 2800 che sullo stesso argomento erano stati stampati nei dieci anni precedenti. Nonostante questa potenza di fuoco accademico, oggi ancora non c’è una definizione di populismo che metta tutti d’accordo. Succede allora che si classifichino come populisti fenomeni che hanno altra natura o si concluda che il populismo in realtà non esiste.

Per mettere un po’ di ordine e smentire l’inafferrabilità teorica di un fenomeno che invece è sotto gli occhi di tutti – dal Venezuela dove viene chiuso il Parlamento, all’Italia dove si vorrebbe chiudere la democrazia rappresentativa - Mondadori Università pubblica in questi giorni il saggio di un giovane studioso che insegna a Perugia e alla Luiss, il sociologo Manuel Anselmi. Nel suo “Populismo – Teorie e problemi”, Anselmi passa in rassegna e approfondisce i più significativi indirizzi del dibattito contemporaneo per giungere poi ad alcune conclusioni.

Il populismo è dunque un’ideologia, fondata sulla contrapposizione tra élite e popolo. E’ uno stile discorsivo, dove il “noi” si contrappone al “loro” e tutto viene subordinato alla dimensione comunicativa. E’ una strategia con cui leader personalisti cercano ed esercitano il potere basato sul supporto diretto dei seguaci perlopiù non organizzati.

Osserva Anselmi che oggi l’Italia è forse l’unico paese al mondo in cui esistono più forze populistiche in competizione tra di loro e in cui domina una diffusa comunicazione politica caratterizzata da toni e stili populistici. E’ una dinamica iniziata in modo limitato e circoscritto con la Lega Nord, estesa a livello nazionale da Berlusconi, interpretata in chiave movimentista e di protesta dal Movimento Cinque Stelle e infine reinterpretata in chiave istituzionalista da Renzi. Ma il parterre populista è diventato così affollato che ora “noi” e “loro” rischiano di confondersi.

(© 9Colonne - citare la fonte)