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Garavini: politiche integrate per italiani estero, svolta con Renzi

Garavini: politiche integrate per italiani estero, svolta con Renzi

“Gli italiani all’estero sono sempre meno rinchiusi in una riserva indiana ma sempre più cittadini del mondo”. Parole di Laura Garavini, deputata del Pd eletta all’estero – Circoscrizione Europa. Con lei abbiamo parlato delle politiche messe in campo in questi anni a favore degli italiani nel mondo. Dalla promozione del Sistema Paese al rafforzamento della rete consolare passando per gli organi deputati all’informazione e alla diffusione della lingua e cultura italiana: all’estero sono necessarie politiche integrate che riescano a “incastrare” insieme i vari aspetti dell’internazionalizzazione. Per continuare su questa strada e dare prestigio all’Italia, la deputata dem ha scelto di appoggiare la mozione Renzi (di cui è responsabile politica in Europa). Con il 54,8% dei consensi, la mozione dell’ex premier ha vinto nell’Unione, riscontrando un notevole incremento rispetto ai risultati del 2013. Si avvicina, intanto, il secondo atto del Congresso, quello delle primarie di fine aprile: “Auspichiamo di confermare e migliorare il risultato conseguito – ha detto Garavini -, in modo di arrivare a un’affermazione chiara e netta di come Renzi rappresenti il candidato ideale non solo per la segreteria del Pd, ma anche per la guida del Paese”.

Perché ha scelto di appoggiare Renzi?

Con Renzi siamo riusciti a mettere in atto un importante processo fatto di riforme che hanno segnato una svolta per l’Italia e per gli italiani all’estero. Da decenni, per esempio, non vedevamo investimenti in lingua e cultura e, soprattutto, non vedevamo un riscontro delle politiche messe in atto, politiche che hanno dato prestigio all’italianità e all’Italia, anche e soprattutto in Europa.

Come va letto il risultato della mozione in Europa?

Siamo soddisfatti del risultato, che va letto in chiave estero. La realtà all’estero è diversa da quella nazionale e anche se apparentemente il dato può sembrare inferiore rispetto alla media nazionale, va interpretato alla luce della realtà del Partito Democratico nel mondo. In questo senso il risultato è molto significativo e segna un incremento notevole del numero degli iscritti a sostegno di Renzi rispetto al Congresso del 2013, considerando anche il fatto che c’è stato un aumento della partecipazione rispetto a quattro anni fa in termini assoluti. Anche il risultato nazionale è una chiara indicazione del fatto che anche tra gli iscritti c’è la consapevolezza che Renzi sia in grado di garantire un futuro migliore per il Paese.

Cosa vi aspettate dalle primarie del 30 aprile?

Auspichiamo di confermare e migliorare il risultato conseguito, in modo da arrivare a un’affermazione chiara e netta di come Renzi rappresenti il candidato ideale non solo per la segreteria del Pd, ma anche per la guida del Paese.

Quali sono le politiche messe in campo da Renzi per gli italiani all’estero?

Siamo riusciti a dare una svolta radicale con delle politiche serie per gli italiani all’estero. A partire dal fatto che abbiamo interrotto le chiusure della rete consolare e degli Istituti italiani di cultura e abbiamo iniziato a riaprire le Ambasciate, come quella a Santo Domingo. Abbiamo rimediato ai tagli che sono stati messi in campo dalle precedenti leggi di stabilità, del governo Monti e Berlusconi, in materia di lingua e cultura italiana. Abbiamo stanziato risorse vere, inimmaginabili in passato, attraverso il fondo cultura, con 150 milioni in tre anni. È previsto inoltre l’invio di insegnanti di ruolo all’estero a partire dall’anno scolastico 2018-2019, incrementando così il corpo docente di quasi un 10% dell'intero contingente. Previsto, inoltre, l’incremento delle risorse per gli organi deputati all’informazione per gli italiani nel mondo. Abbiamo stanziato risorse importanti per la promozione del Sistema Paese all’estero: 150 milioni di euro per l’internazionalizzazione. Abbiamo reso strutturali i benefici fiscali pensati per i nostri connazionali che rientrano in Italia dopo esperienze di lavoro o di studio. Abbiamo previsto il rinnovo degli organi di rappresentanza: rimane l’esigenza di dotarsi di una legge di riforma che preveda un riaggiornamento del Consiglio generale degli italiani all’estero.

Perché è così importante puntare sulla promozione della cultura e della lingua italiana?

Sono il biglietto da visita del nostro Paese. Non solo promuovono l’indotto degli italiani all’estero ma sono anche un canale preferenziale per promuovere il turismo in Italia. Per questo motivo la lingua italiana è legata a una promozione del Sistema Paese, sia in Italia che nel mondo, straordinaria. È anche il canale attraverso il quale si rinnovano all’estero i valori e l’identità italiana, soprattutto in relazione ai nostri connazionali e ai loro discendenti.

Cosa riserverà il futuro per gli italiani nel mondo?

È necessario proseguire in questa direzione attuando quello che al Consiglio generale degli italiani all’estero è stato sottolineato da Vincenzo De Luca (direttore generale per la promozione del Sistema Paese della Farnesina, ndr) e cioè pensare a politiche integrate all’estero per lingua e cultura, per il made in Italy, per le Pmi che sono proiettate a livello internazionale, per la circolarità di risorse umane, politiche che coinvolgano anche il sistema universitario. Gli italiani all’estero sono sempre meno rinchiusi in una riserva indiana ma sempre più cittadini del mondo.

Lei è eletta nella Circoscrizione Europa. C’è una disaffezione verso l’Unione?

Ci sono studi che attestano che dopotutto non c’è una vera e propria disaffezione verso l’Europa perchè i valori di chi crede nell’Unione europea sono alti. Piuttosto sono cambiati i toni di coloro che sono contro l’Europa alla luce di un vento populista che soffia non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Sono convinta che sia necessario uno sforzo affinché l’Europa si renda artefice delle istanze che interessano i cittadini. C’è bisogno di un un’Europa sociale, dei diritti, che risponda alle esigenze dei cittadini.

Soprattutto dopo la Brexit…

Il nostro Governo ha già dato numerose rassicurazioni: da parte italiana c’è la massima attenzione e sensibilità affinché in sede di accordi si ponga tra le priorità la tutela dei diritti dei nostri cittadini e di tutti i cittadini europei in Gran Bretagna.

(PO / red – Sip 5 apr) 

 

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