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M5S, è il momento
dei contenuti

M5S, è il momento <br> dei contenuti

di Paolo Pagliaro

(6 aprile 2017) Cinque anni fa, alla vigilia delle elezioni politiche, il Movimento 5 Stelle presentò il suo programma per la legislatura. Il capitolo più lungo era quello dedicato alla salute: tre pagine, circa il doppio dello spazio riservato all’economia o all’istruzione. In premessa si faceva notare che l’Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universale e si affermava la volontà di difenderlo contro le insidie della devolution e gli interessi della sanità privata. Seguiva una serie di proposte: un programma di educazione sanitaria permanente; la promozione di stili di vita salutari; pratiche di prevenzione primaria. Screening, diagnosi precoce, medicina predittiva sottratte alle logiche commerciali. Separazione delle carriere dei medici pubblici e privati, criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primari, maggiori investimenti nei consultori familiari. Questa lunga citazione per dire che anche alle origini del Movimento 5 Stelle c’erano dei contenuti oltre gli slogan, c’era della vita oltre il vaffa. Sensazione che si è poi un po’ persa per strada anche per esigenze di copione.

Adesso che la lunga marcia attraverso le istituzioni parrebbe potersi concludere con la conquista di Palazzo Chigi, politiche e programmi tornano d’attualità. Alla convention di Ivrea, sabato, i 5 Stelle diranno come intendono attrezzarsi per un futuro che hanno chiesto ad alcuni specialisti di disegnare.

Uno di loro, il sociologo De Masi, ricorderà, tra le altre cose, che oggi una mucca da latte in Europa riceve un sussidio di 913 dollari mentre un abitante dell’Africa sub-sahariana riceve 8 dollari. Il futuro comincia da questo presente e se qualcuno – magari anche il Movimento 5 Stelle - non si darà da fare per cambiarlo, non si annuncia pacifico.

(© 9Colonne - citare la fonte)