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Microimprese, ecco la via
per uno sviluppo sostenibile in Africa

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Microimprese, ecco la via <br> per uno sviluppo sostenibile in Africa

(11 aprile 2017) Creare sviluppo per contenere le migrazioni di massa: è questo lo scopo ultimo dei tanti progetti a cui ha dato vita il Comitato di Collegamento di Cattolici per una Civiltà dell’Amore (Ccca). Istituito nel 1992, Onlus dal 1995, il Comitato è guidato dal segretario generale, l'Ingegner Giuseppe Rotunno, presente alla due giorni organizzata al MAXXI di Roma, dedicata a “Africa 2030: Enpowering the continent through innovation, green tech solutions and capacity building", e alla conferenza del 10 aprile che si è tenuta alla Farnesina, intitolata "Migrazioni e sviluppo". Sono state due occasioni per illustrare i progetti di sviluppo relativi ad agricoltura, energia, acqua e la campagna di formazione e lavoro nelle zone rurali del Wolaita, in Etiopia. “Abbiamo l'obbligo morale di far fronte alla drammatica situazione che vivono i migranti, non solo in Italia, ma anche in Sud America o in Indocina - dice Rotunno - La povertà in alcune fasce del mondo è tale da obbligare le persone a cercare altrove, lontano da casa, una vita migliore. Eppure l'Africa sarebbe il continente più ricco del mondo per risorse: dobbiamo far in modo di investire per mettere in condizione le popolazioni di lavorare e produrre al meglio".  Impegno che la Ccca porta avanti sin dalla sua fondazione, aiutando le imprese europee a crescere sul mercato africano e accompagnando, nel contempo, la crescita del mercato locale in modo sostenibile. In particolare, l’obiettivo è quello di dare luogo ad un’internazionalizzazione virtuosa, che sia una vera cooperazione allo sviluppo in termini di formazione del personale locale, con il trasferimento di know how produttivo e in particolare tecnologico: “Abbiamo avuto la grazia, attraverso il lavoro dei missionari, di capire che si poteva operare sul posto a livello capillare, grazie a dei micro-progetti, piccole imprese facilmente gestibili. È da 30 anni che canalizziamo i fondi che ci vengono messi a disposizione facendoli fruttare al massimo. Le nostre imprese devono sapersi affiancare a queste micro-imprese nascenti sul territorio africano perché imparino a gestirle e amministrarle in maniera autonoma", spiega ancora Rotunno. Il progetto presentato alla Farnesina? “È solo un esempio dei trentamila progetti concreti e funzionanti che abbiamo realizzato in questi anni. È un progetto già avviato e riguarda 100 villaggi in Etiopia che ospitano 5000 persone ognuno: un intervento capillare che riguarda 500mila persone in tutto. Forniamo agli agricoltori acqua ed energia, mettendoli in condizione di lavorare. Operando con micro-progetti concatenati uno all'altro possiamo creare un impatto così forte da produrre una sinergia di sviluppo notevole. Non solo: portando in Etiopia anche le nostre aziende agricole, facciamo in modo che possano collaborare anche in vista di uno sviluppo che abbia ricadute positive per tutti i soggetti coinvolti. In questo modo si dà il via a uno scambio virtuoso, anche di culture, e si fornisce un'occasione in più alle imprese italiane di fare un salto di qualità in ambito di internazionalizzazione". (Red)


SCHEDA / GLI OBIETTIVI

Costituita il 2 ottobre del 1992, l’Associazione di Volontariato Comitato di Collegamento di Cattolici per una Civiltà dell’Amore è impegnata nella realizzazione di microprogetti e nell’avvio di microimprese in Africa, soprattutto nell’area del Sahel. La Ccca opera in stretta collaborazione con gli Istituti Missionari presenti in oltre 40 nazioni povere, tra cui Argentina, Bolivia, Brasile, Burkina Faso, Congo, Ecuador, Etiopia, Filippine, Haiti, India e Perù, per la promozione di progetti di adozione a distanza. Tali iniziative mirano a creare opportunità di lavoro in loco, retribuite, per capifamiglia poveri. Il programma relativo alle micro-imprese è stato avviato nel 2002, con lo scopo di sostenere la creazione di un tessuto microimprenditoriale nei Paesi poveri, attraverso un’azione di progettazione partecipata e di formazione in laboratorio resa possibile dalla collaborazione tra soggetti finanziatori, mondo missionario e piccole imprese italiane.

(© 9Colonne - citare la fonte)