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25 aprile, Fedi (Pd): un
messaggio sempre vivo

25 aprile, Fedi (Pd): un <br> messaggio sempre vivo

“Il messaggio di pace e di libertà che risuonò per le strade e le piazze d'Italia il 25 aprile di settantadue anni fa conserva oggi tutta la sua forza e il suo valore”. Lo afferma Marco Fedi, deputato del Pd eletto all’estero. “Popolazioni indifese sono vittime di guerre laceranti – aggiunge -. Il terrorismo fa della violenza contro persone inermi uno strumento di sopraffazione e vendetta e un veicolo della sua lugubre ideologia. A diversi popoli è negata la libertà, la democrazia, la cittadinanza. Milioni di persone sono costretti a lasciare le loro terre e le loro case per guerre, persecuzioni e fame; sul loro cammino spesso muri e indifferenza. La pace e la libertà, prima di tutto. Ma anche la cittadinanza e la democrazia. Le donne e gli uomini della Resistenza ci hanno insegnato che la pace e la libertà non si conquistano né si mantengono senza sacrificio, responsabilità e dedizione. Onoriamo il loro ricordo e rinnoviamo il nostro impegno per la libertà e la pace del mondo, per la solidarietà e i diritti umani”.

L'ANZAC DAY - “Anche in Australia e Nuova Zelanda – continua Fedi – il 25 aprile è una giornata di memoria e di impegno civile, dedicata ai caduti in guerra. E' l'Anzac Day, il giorno in cui vengono commemorati i soldati delle forze armate australiane e neozelandesi, caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Era l’alba del 25 aprile 1915 quando le armate dei due Paesi sbarcarono a Gallipoli (Turchia) per prendere parte alla ambiziosa campagna dei Dardanelli pianificata dagli Alleati allo scopo di infliggere una sconfitta decisiva all' Impero ottomano. Nonostante il fallimento dell'operazione bellica, quei soldati sono rimasti nella storia per la leggendaria intraprendenza e per la grande coesione. A più di cento anni da quello sbarco – conclude il deputato del Pd eletto all’estero -, gli australiani e i neo zelandesi si ritrovano ogni anno all’alba per commemorare quel sacrificio e celebrare un simbolo dell’identità storica e culturale delle due nazioni. Un’occasione di riflessione pubblica sul significato della guerra e sul valore della pace”. (Red – 24 apr)

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