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ROBERTA CARONIA: IN SCENA SERVE ENERGIA

ROBERTA CARONIA: IN SCENA SERVE ENERGIA

“Stare sul palcoscenico richiede un grande impegno. Sia fisico che mentale. Chi dice che il teatro è una grande palestra dice la verità: lì si mettono in gioco i muscoli, ci si sforza, ci si muove. C’è bisogno di energia! Gli attori poi, spesso trasformano il proprio corpo. Certo è che ne devono avere una gran cura: il corpo è lo strumento con cui lavorano. Sappiamo perfettamente quanto sia importante seguire un’alimentazione corretta e fare attività fisica”. A parlare è la giovane attrice palermitana Roberta Caronia che si divide con successo tra cinema, fiction e teatro che “è la mia casa, anzi il mio mare!”.

I SUCCESSI Dopo l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico ha iniziato a collezionare importanti esperienza teatrali e negli ultimi anni ha lavorato con alcuni dei monumenti della recitazione come Giorgio Albertazzi. Reduce dal successo della fiction di Rai1 “I fantasmi di Portopalo” che l’ha vista protagonista accanto a Beppe Fiorello è tornata in tournée con “Il Berretto a sonagli” per la regia di Valter Malosti che la dirige anche nel monologo “Ifigenia in Cardiff”. Al Teatro Argentina di Roma farà tappa, invece, dal 26 aprile al 7 maggio con “Il Viaggio Di Enea” di Olivier Kemeid, dall’Eneide di Virgilio, adattamento e regia Emanuela Giordano.

UN’AMANTE DELLO SPORT “Curo il corpo perché lavoro con il mio corpo. Seguo una buona alimentazione, faccio sport e cerco pure di non esagerare con i caffè” racconta l’attrice che ammette che chi fa l’attore va incontro anche a qualche rinuncia: “Fa parte del mestiere.  Io ad esempio amo il mare e prendere il sole ma a volte per motivi di lavoro devo evitare l’esposizione, non posso abbronzarmi. Ne approfitto allora per fare lunghe nuotate. Nuotare fa bene. L’ho fatto per anni”. Roberta Caronia è infatti un a grande sportiva: “Ho alle spalle anni di ginnastica artistica – precisa - poi corro spesso. Specie dietro a mio figlio di tre anni. Con lui il movimento è assicurato: anche quella è una grande palestra”. Nel futuro di Roberta c’è sia la fiction che il teatro: “Sono due cose molto diverse – sottolinea però l’attrice -  due lavori differenti sia come tecnica sia come concentrazione che richiede il lavoro. Quella che magari devi avere su un set per 10 ore è completamente diversa da quella che è richiesta in teatro. Lì, in quelle due ore, devi reggere e metterci tutta l’energia possibile. A teatro comunque mi sento più a mio agio. Conosco un po’ meno invece la macchina da presa: ho più cose da imparare. Il teatro è casa mia ma credo sia necessario viaggiare. Allontanarsi per poi ritornare. Fare esperienze diverse”.

L’ATTORE E IL CORPO E a proposito dell’importanza della concentrazione, per un attore Caronia spiega: “L’attore in scena usa tutto il suo corpo quindi il corpo deve essere allenato, deve avere una capacità di risposta veloce perché l’imprevisto è continuo. Io vengo dalla ginnastica: ho una formazione che è abbastanza fisica. E questo mi aiuta. A teatro uso molto il corpo, specie in ‘Berretto’. ‘L’attore è un atleta del cuore’ diceva Antonin Artaud ma credo in realtà che debba essere un atleta totale. Deve avere salute e resistenza. È necessario”. (25 apr - PO / Gil)

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