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NEL 2065 GLI ITALIANI SARANNO 7 MLN IN MENO

NEL 2065 GLI ITALIANI SARANNO 7 MLN IN MENO

La popolazione residente è prevista in lieve decrescita nel prossimo decennio: da 60,7 milioni all’1 gennaio 2016 (punto base delle previsioni) a 60,4 milioni nel 2025 per un tasso di variazione medio annuo pari al -0,5 per mille. In una prospettiva di medio termine, invece, la diminuzione della popolazione risulterebbe già molto più accentuata: da 60,4 milioni a 58,6 milioni tra il 2025 e il 2045, pari a un tasso di variazione medio annuo che, triplicandosi rispetto a quello della prima fase, si porta al -1,5 per mille. E’ nel lungo termine, tuttavia, che le conseguenze della dinamica demografica prevista nello scenario mediano sulla popolazione totale si fanno più importanti. Tra il 2045 e il 2065, infatti, la popolazione diminuirebbe di ulteriori 4,9 milioni, registrando una riduzione medio annua del 4,4 per mille. Sotto tale ipotesi la popolazione totale ammonterebbe a 53,7 milioni nel 2065, conseguendo una perdita complessiva di 7 milioni di residenti rispetto a oggi. E’ quanto si legge nelle previsioni demografiche dell’Istat al 2065. La futura evoluzione della popolazione totale rispecchia in pieno tale principio di elevata incertezza già dopo pochi anni di previsione. Nel 2025 l’intervallo di confidenza al 90% della popolazione totale (ovvero che il suo presunto valore cada tra due estremi con probabilità pari al 90%) oscilla tra 59,8 e 61 milioni. Venti anni più tardi è tra 54,9 e 58,6 milioni mentre al termine del ciclo previsivo la forchetta va da 46,1 a 61,5 milioni di residenti. Così, se dal lato meno favorevole la popolazione potrebbe subire una perdita di 14,6 milioni tra il 2016 e il 2065, dall’altro non è nemmeno esclusa l’ipotesi di un suo possibile incremento, sebbene di modesta entità (+800mila).

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