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Pd, E. Marino: votare Orlando
per rilanciare il partito

Domenica 30 aprile si voterà in Italia e in tutto il mondo per eleggere il nuovo segretario e i delegati all’Assemblea nazionale del Partito Democratico. “Sarà un passaggio molto importante non solo per il futuro del PD, ma della politica italiana – scrive sul suo blog Eugenio Marino, Responsabile PD italiani nel mondo e coordinatore della mozione Orlando all'estero -. Lo dico perché in questi anni tutti noi abbiamo fatto parte del PD e con lealtà e spirito di comunità abbiamo seguito la doppia azione di segretario e Presidente del Consiglio di Matteo Renzi. Dopo quattro anni dalla sua elezione a Segretario, dobbiamo però riscontrare, con dispiacere, che il Partito Democratico è stato indebolito come strumento democratico e di partecipazione, poiché ha subito uno smembramento delle sue strutture organizzative nazionali e sul territorio, una importante diminuzione degli iscritti e della partecipazione popolare, una perdita di radicamento tra la gente, un verticismo delle decisioni e, soprattutto, ha perso prima diversi milioni di elettori e poi ha subito una grave e storica scissione”.

LE SCONFITTE DEL PD - “In circa tre anni di Governo come Presidente del Consiglio – ha sottolineato Marino -, Matteo Renzi ha guidato e imposto una serie di riforme (giuste o sbagliate che siano, e molte sono giuste e di grande civiltà) che non hanno trovato il consenso e la partecipazione popolare. Tanto che nel referendum del 4 dicembre la sconfitta del disegno di riforma delle istituzioni è stata molto più grave di quanto potessimo immaginare. Ed è solo l’ultima delle sconfitte, arrivata dopo quella alle elezioni regionali e quella alle amministrative, dove abbiamo perso grandi città come Roma, Torino e Napoli e la gran parte dei piccoli centri”. Marino aggiunge: “La segreteria del PD da parte di Renzi, quindi, ci consegna un PD lontano dal popolo e dal consenso elettorale, verticistico, diviso e indebolito, isolato nel campo democratico e progressista e incompatibile per alleanze elettorali con il Movimento 5 stelle e con i partiti del centrodestra, che invece vanno verso l’unità delle proprie forze. E persino M5S e lega cominciano prove di intesa. Il tutto in un’Italia nella quale è ancora forte lo squilibrio tra Nord e Sud, che vive una forte crisi economica e un’alta percentuale di disoccupazione (soprattutto giovanile). In questo contesto, gli italiani e gli elettori del campo democratico e progressista più ampio (al di là di meriti ed errori), vedono in Renzi e nella sua leadership del PD e del Governo la causa delle divisioni, della mancata ripresa economica e dell’impossibilità di costruire una alternativa al M5S e al centrodestra”.

ORLANDO, UNA NUOVA GUIDA PER IL PD - Secondo Marino, “per questo motivo il PD ha bisogno di una nuova guida, di un segretario che sia prima di tutto in grado di riunire le diverse anime e culture all’interno del PD, superando la fase di attuale divisione e poi di unire il campo democratico più ampio, dialogando e alleandosi con le realtà sociali, culturali e politiche fuori dal PD, a cominciare dai movimenti come quello dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia”. Andrea Orlando, quindi, è la “persona giusta, perché ha deciso di dedicarsi, da Segretario del PD (e il 30 aprile si elegge proprio il segretario del PD e non il Presidente del Consiglio) esclusivamente alla ricostruzione e al rilancio del Partito – ha continuato Marino -, a partire dalla necessità di ritrovare una connessione sentimentale e sociale col suo popolo e con gli elettori che sono andati via delusi e arrabbiati. In questo contesto e con questo obiettivo (già molto ambizioso) Orlando è disponibile a individuare prima delle elezioni il candidato giusto per tutti i democratici alla Presidenza del Consiglio”.

PROGETTI PER GLI ITALIANI NEL MONDO - “Inoltre – ha sottolineato Marino -, per quanto ci riguarda più da vicino, Andrea Orlando è l’unico candidato che ha un progetto chiaro sugli italiani nel mondo ed è l’unico che ne parla nella propria mozione. E’ anche l'unico candidato che si è rivolto con un appello agli italiani nel mondo, e che ha fatto visita in uno dei luoghi simbolo della nostra emigrazione storica, Marcinelle”. “Anche per questi motivi, quindi – dice ancora Marino rivolgendosi agli elettori - vi chiedo di votare Andrea Orlando e la lista ‘Andrea Orlando Segretario. Unire l’Italia, unire il PD’”. Sul sito del Partito democratico (https://www.partitodemocratico.it/pd-nel-mondo/seggi-esteri-primarie-2017/) è riportata la lista dei seggi esteri dove è possibile andare a votare. (Red – 28 apr)

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