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Ricercatori di Torino e Lisbona scoprono
una nuova specie di dinosauro

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Ricercatori di Torino e Lisbona scoprono <br> una nuova specie di dinosauro

(4 maggio 2017) Una scoperta dal tocco made in Italy che ci riporta indietro nel tempo, a milioni di anni fa. Si tratta di una nuova specie di dinosauro: il Galeamopus pabsti. La specie è stata descritta dai paleontologi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, quelli della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell’Università Nova di Lisbona e del Museo di Lourinhã in Portogallo. Questo dinosauro giurassico è stato ritrovato durante scavi coordinati da un gruppo di ricerca svizzero guidato da Hans-Jakob "Kirby" Siber e Ben Pabst, in Wyoming (USA) nel 1995. E’ il più recente di una serie di nuove scoperte dei due paleontologi Emanuel Tschopp (Università di Torino) e Octávio Mateus (Università di Lisbona) iniziata nel 2012 con Kaatedocus siberi. Il nuovo articolo scientifico è stato pubblicato online nella rivista “PeerJ” martedì 2 maggio. Galeamopus pabsti è simile al famoso Diplodocus, ma ha gli arti più robusti e un collo particolarmente alto, e quasi triangolare verso la testa. E’ la seconda specie del genere Galeamopus, che è stato identificato come genere distinto da Diplodocus dagli stessi ricercatori nel 2015. La nuova specie è dedicata a Ben Pabst, che ha trovato lo scheletro e l’ha preparato per il montaggio nel Sauriermuseum Aathal in Svizzera, dove costituisce una delle principali attrazioni. (red)


SCHEDA / LA SPECIE


I sauropodi diplodocidi sono tra i dinosauri più emblematici: con il loro collo e la coda così lunga, rappresentano la forma tipica di un sauropode. Specie di diplodocidi sono state ritrovate in Africa, Sudamerica e Europa, ma la diversità più alta si ha negli USA: più di 15 specie di questi giganti, tra cui anche il famoso Brontosaurus excelsus, sono esistiti in Nordamerica. I ricercatori sono ancora stupiti dall’alta diversità di questi enormi animali, e continuano i loro studi per comprendere come essa potesse essere sostenuta dell’ecosistema in cui vivevano.

(© 9Colonne - citare la fonte)