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Ricerca e innovazione per la cooperazione e lo sviluppo dei Paesi euro-mediterranei

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Ricerca e innovazione per la cooperazione e lo sviluppo dei Paesi euro-mediterranei

(8 maggio 2017) La ricerca e l'innovazione nel settore idrico e agro-alimentare possono rappresentare uno strumento importante per il dialogo e la cooperazione fra i paesi euro-mediterranei e per uno sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo nel tempo. Di questo e non solo si è discusso a La Valletta. I ministri della ricerca di quarantadue paesi Ue e non Ue si sono riuniti, infatti, nei giorni scorsi a Malta per discutere come la ricerca e l’innovazione possano contribuire a società mediterranee più inclusive e sostenibili. E con la firma alla Dichiarazione di Valletta si sono impegnati a rafforzare la cooperazione scientifica nell’area euro-mediterranea, per far fronte alle questioni ambientali emergenti e promuovere sviluppo economico e stabilità. Nell’ambito del confronto, molto spazio è stato dedicato al programma PRIMA - Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area, coordinato dal professor Angelo Riccaboni, dell’Università di Siena, in rappresentanza del MIUR. Il Commissioner Europeo Moedas ha evidenziato, in particolare, che PRIMA costituisce il programma di cooperazione scientifica più importante mai lanciato nel Mediterraneo. (red)


SCHEDA / L'AGENDA STRATEGICA DI RICERCA

A Malta è stata discussa anche l'agenda strategica di ricerca di PRIMA, che individua le priorità per gli otto obiettivi operativi in cui si articola l’iniziativa, cioè agricoltura “smart” e sostenibile, soluzioni per il risparmio idrico, nutrizione e dieta mediterranea, efficienza della catena alimentare e idrica, riduzione dell’impatto di infestanti e patogeni, modelli di business innovativi nell’industria agroalimentare, sostenibilità per suolo e acqua negli spartiacque aridi e semiaridi, politiche e governance dei sistemi di gestione dell’acqua.

(© 9Colonne - citare la fonte)