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direttore Paolo Pagliaro

G7: A TAORMINA GRANDE ARTE PER I LEADER

G7: A TAORMINA GRANDE ARTE PER I LEADER

Taormina sarà palcoscenico del mondo con il G7 di venerdì e sabato e nei giorni del summit le delegazioni saranno invitate a visitare le opere degli artisti di spicco del Futurismo italiano e la “Tavola Lucana” di Leonardo Da Vinci. Taormina ospita all’interno dell’ex chiesa del Carmine “Il Futuro sopravvenuto” un evento internazionale che mette in mostra le opere degli artisti di spicco del futurismo italiano, come Giacomo Balla, Gino Severini, Umberto Boccioni, Luigi Russolo, Carlo Carrà, Mario Sironi, Ivo Pannaggi, Enrico Prampolini, Fortunato Depero, Bruno Munari, Anton Giulio ed Arturo Bragaglia. Presentate 70 opere importanti della collezione Futur-Ism, della Collezione Ventura, della Collezione Trust Aletta e Fondazione Cirulli. L’importante “Complesso plastico colorato di frastuono + Velocità” di Giacomo Balla, opera riprodotta anche nel Manifesto "ricostruzione dell'universo" del 1915 costituisce il nucleo principale della mostra. Esposti manifesti, prime edizioni firmate del manifesto futurista di Marinetti, abiti futuristi e un’installazione sonora con l’intona rumori di Russolo. Arriverà poi a Taormina oggi, appositamente per il G7 e sarà esposta nella cripta dell’ex chiesa del Carmine, la “Tavola Lucana” di Leonardo Da Vinci, un pannello di 60 x 44 cm rappresentante l’autoritratto del grande artista italiano. Il dipinto è stato rinvenuto dallo stesso Barbatelli nell’ambito di una raccolta privata salernitana nel dicembre del 2008. La “Tavola Lucana” è stata indagata dal Reparto di dattiloscopia preventiva dell’Arma dei carabinieri e dall’Università di Chieti che, oltre allo studio morfologico, hanno condotto una speciale indagine sul riconoscimento di impronte digitali. Questa ricerca ha permesso di rintracciare, nel film pittorico, tre impronte di cui una è risultata essere compatibile con l’unica impronta digitale del maestro Vinci, recuperata nelle ombreggiature dei grani di ebano della collana della Dama con l’Ermellino, il celebre capolavoro di Leonardo, oggi a Cracovia. L’elemento più prezioso del ritratto lucano è rappresentato senza dubbio dalla soluzione del problema sull’aspetto fisico di Leonardo che, nonostante le più antiche indicazioni, risulta ancora oggi un problema aperto; dopo circa cinque secoli, col recupero di questo dipinto, si è finalmente ricostruito il volto del genio che nulla sembrerebbe a che fare col celebre ritratto di vecchio della Biblioteca Reale di Torino. (red – 24 mag)

 

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