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Sguardi incrociati su Palermo: doppia mostra all’Istituto di cultura

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Sguardi incrociati su Palermo: doppia mostra all’Istituto di cultura

(16 giugno 2017) L’Istituto italiano di cultura di Parigi omaggia Palermo e le sue mille sfaccettature con una doppia mostra inaugurata nei giorni scorsi: “Palermo arabo-normanna” di Francesco Ferla e “Capanne” di Angelo Cirrincione. Città antitetica e affascinante, dove i quartieri popolari e gli edifici moderni si fondono con i gioielli architettonici dell’epoca della dominazione normanna in Sicilia (1130-1194), Palermo attira irresistibilmente lo sguardo dei fotografi. La prima esposizione è dedicata ai nove monumenti della Palermo arabo-normanna e alle cattedrali di Cefalù e Monreale (sulla costa settentrionale della Sicilia), iscritti al Patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2015, che rivivranno nelle fotografie dell’architetto Francesco Ferla. La Palermo popolare, invece, sarà la protagonista della serie “Capanne” del fotografo palermitano Angelo Cirrincione, realizzata tra il 2008 e il 2013 a Mondello, un paesino fatto di case-vacanza a 7 chilometri dal centro città. Lì ogni casa è fornita di una sorta di dépendance sulla spiaggia, che non si rivela essere una semplice cabina da bagno ma, per l’appunto, una vera e propria capanna, attrezzata come un mini-appartamento. La doppia esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 30 giugno, secondo gli orari di apertura dell’Istituto di cultura. (Red)


SCHEDA / L’ICC

L'Istituto Italiano di Cultura di Parigi ha sede in un prestigioso “hôtel particulier” della fine del '700, nel cuore del faubourg Saint-Germain, tra la rue de Varenne, la rue de Grenelle e la rue du Bac. Costruito dall'architetto Legrand tra il 1776 ed il 1792, fu dimora di Monsieur de Talleyrand e sede del Ministero degli Affari Esteri francese dal 1794 al 1821. Le sue splendide sale hanno visto passare personaggi illustri, da Napoleone a Madame de Staël, da Chateaubriand al poeta Arnault. L'importante intervento di restauro conservativo a cui è stato sottoposto tra il 1992 ed il 1993, ha restituito l'Hôtel de Galliffet al suo antico splendore. Acquistato dallo Stato Italiano nel 1909, l'Hôtel de Galliffet ospitò dapprima l'Ambasciata, poi il Consolato Generale d'Italia e, infine, nel 1962, l'Istituto Italiano di Cultura.

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