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RUSSIA, GIALLO SULLA MORTE DI BAGHDADI

RUSSIA, GIALLO SULLA MORTE DI BAGHDADI

 E’ diventato già un mistero, il caso della presunta morte di Abu Bakr Al Baghdadi, il califfo leader dell’Isis. Il quale secondo il ministero della Difesa russo sarebbe stato ucciso in un raid nei pressi di Raqqa lo scorso 28 maggio: lo stesso ministero però, secondo la tv ufficiale Zvezda, utilizza la formula “secondo le informazioni che si stanno verificando attraverso diversi canali”. E lo stesso ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, spiega poco dopo di “non avere conferma al 100% di questa informazione”. E del resto, se anche Baghdadi fosse davvero morto, sarebbe comunque presto per festeggiare: "Tutti gli esempi di eliminazione di un leader dei gruppi terroristici sono sempre stati presentati con parecchio entusiasmo, ma poi, lo si sa per esperienza, queste strutture hanno ripristinato la loro capacità combattiva, dall’Isis ad Al Qaeda e tutte le loro incarnazioni”. Ad ogni modo le non-conferme della morte di al Baghdadi arrivano un po’ da tutte le parti: la stessa coalizione anti-Isis a guida statunitense non è in grado di confermare la notizia, spiega il colonnello Ryan Dillon. Ma è soprattutto l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) ha sollevare dubbi, visto che il direttore Rami Abderrahman scrive su Facebook che "sembra che ai russi siano arrivate informazioni non accurate". Anche lo scorso 11 giugno, tramite la tv siriana, si era diffusa la notizia della morte del leader dell’Isis in un bombardamento su Raqqa del giorno precedente, ma poi non erano più giunte conferme.

(16 giu - Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)