Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

IUS SOLI, VATICANO:
NOI CON I DEBOLI

 IUS SOLI, VATICANO: <BR> NOI CON I DEBOLI

“Il Vaticano ancora non si è espresso sul tema dello Ius soli, rispettiamo le decisioni del Governo italiano ma come diceva anche il segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino, come Chiesa noi siamo vicini a chi è nella necessità, nella debolezza e a chi ha bisogno di essere protetto”: la posizione del Vaticano sullo Ius Soli – all’esame del Senato in questi giorni – è chiara, ribadita a margine di una presentazione a Palazzo Madama dal sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu. Una posizione sottolineata anche in un’intervista al Sir (Servizio informazione religiosa) da monsignor Guerino Di Tora, vescovo ausiliare di Roma, presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione episcopale Cei per le migrazioni, secondo cui i bambini e i ragazzi nati in Italia e quelli che hanno frequentato almeno 5 anni di scuola “hanno il diritto di sentirsi cittadini italiani”. “Purtroppo – avverte Di Tora – la discussione è stata estremizzata, è diventata motivo di contrasto. Siamo vicini al ballottaggio politico, quindi anche questa realtà assume una valenza politica sia per i partiti di sinistra, sia per quelli di destra”.

 

 

IL DIBATTITO. Infatti, il dibattito politico tende ad accendersi sempre di più: a Porta a Porta, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio rimarca le distanze del M5S dalla Lega (“Io non voglio far parte di un movimento che si allea con chi diceva ‘Vesuvio, lavali col fuoco’”) ma allo stesso tempo sullo Ius Soli specifica: “È una proposta utilizzata per i partiti di sinistra per sentirsi di sinistra e da quelli di destra per sentirsi un po' di destra. Non ci sto a discutere in una campagna per le amministrative di una legge su cui Salvini già parla di referendum”. Dal canto suo, parlando davanti alla Moschea provvisoria di Sesto San Giovanni a Milano, il leader della Lega sottolinea che “la cittadinanza arriva alla fine di un percorso, me lo dicono tanti immigrati. Tanti immigrati mi dicono ‘io ho bisogno di pagare meno tasse, di case, scuole, ospedali per mio figlio e non ho voglia di un biglietto premio al luna park, la cittadinanza o il diritto di voto in anticipo’”. Invece per il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, intervenuta a un convegno presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, “lo Ius soli è una questione di civiltà, un tema serio e importante. Auspico che tutte le forze politiche ci riflettano. Stiamo parlando di bambine e bambini che sono nati in Italia, che frequentano le nostre classi e parlano la nostra lingua. Che conoscono le nostre leggi. Francamente dire che non dovrebbero avere la cittadinanza mi sembra una cosa molto pesante”. (PO / Roc – 19 giu)

 

(© 9Colonne - citare la fonte)